Valentino Rossi si ripete: veto improrogabile ai danni di Marc Márquez, questa volta per ciò che concerne il mondo Ducati.
Marc Márquez rimane l’ultimo grande immarcescibile rivale di Valentino Rossi. Sia dentro che fuori dalla pista. La stagione della MotoGP è finita e i piloti si godono le vacanze. Ma poco a poco alcuni episodi del passato emergono come ombre sinistre…
Una delle faide più longeve che continua a trascinarsi nel tempo è quella tra Valentino Rossi e Marc Márquez. Molto più che una rivalità sportiva, si tratta di una questione personale tra i due atleti. Ragion per cui Marc Márquez non sarà un pilota ufficiale Ducati.
Marc Márquez chiude con questa stagione la sua esperienza in Honda e dal 2024 sarà ufficialmente un pilota del team Gresini Racing. Una squadra associata alla Ducati, proprio la moto che porta anche il team Mooney VR46, quello di Valentino Rossi. E questo salta subito all’occhio.
Dalla Spagna sostengono che Rossi voglia addirittura che Marquez non vinca più in carriera. Ed è per tale ragione che, sempre secondo fonti iberiche, vorrebbe influenzare la Ducati in modo che Marquez non possa ricavarne alcun profitto. E, addirittura, cercherebbe di farlo attraverso tutti gli espedienti possibili.
Dalla terra delle furie rosse ne sono convinti: l’ex pilota italiano sta cercando di influenzare le dinamiche interne al team affinché Marc Márquez non possa avere le migliori condizioni per competere. Questo atteggiamento però andrebbe oltre al punto tale da arrivare a imporre un veto affinché non corra con la Ducati ufficiale.
Esiste un precedente in Yamaha
Il Ducati Lenovo Team, la squadra di Pecco Bagnaia, subirà un completo rinnovamento a partire dal 2025, ed è qui che Marc Márquez potrebbe ritagliarsi un posto per continuare a vincere. L’idea però è che Marquez non sia nemmeno un’opzione, o almeno è quello che desidererebbe Rossi.
Al momento le voci che si stagliano su un insistente sottofondo di maracas dicono che, oltre al rinnovo di Bagnaia, si potrebbe tentare di ingaggiare Jorge Martín. E così il pilota catalano rimarrebbe senza un posto nel team ufficiale Ducati.
Una scommessa per porre il veto a Márquez e a tutto ciò che lo circonda, come ha già fatto con la Yamaha. La squadra giapponese, rivale della Honda, ha vissuto in prima persona la guerra sportiva e non sportiva di Rossi con Márquez. Il pilota italiano è stato il leader della Yamaha.
Quando Rossi lasciò la Yamaha già aveva chiarito che l’immarcescibile cognome Márquez non poteva essere legato alla suddetta casa motoristica. Una realtà spiegata da Àlex Márquez, che qualche anno fa aveva chiuso il contratto con la Yamaha, ma ha finito per sciogliersi in quanto fratello di Marc Márquez.