In casa Milan, la situazione di Stefano Pioli è sempre più in bilico. Dopo il deludente pareggio pre natalizio contro la Salernitana, la panchina del tecnico parmigiano ha traballato gravemente. Lo stato maggiore del club, compreso il neo dirigente Ibrahimovic, ha valutato la solidità di Pioli e ha deciso di prolungare la fiducia al mister del 19° scudetto. Le prossime due gare di Serie A e Coppa Italia per Pioli saranno decisive: Sassuolo-Milan e Milan-Cagliari saranno passaggi decisi per il futuro prossimo dei rossoneri.
PIOLI, IL SUO MILAN HA PERSO L’ANIMA
I rossoneri all’Arechi hanno messo in campo una prestazione piuttosto deludente anche dal punto di vista del gioco e dell’impegno. Il Milan ha giocato senza nerbo, senza lottare al massimo su tutti i palloni, ma soprattutto la formazione rossonera è sembrata aver definitivamente la sua anima. Tanti piccoli segnali hanno fatto presagire un futuro molto difficile non solo per il Diavolo, ma anche il suo tecnico. Uno di questi sono state indubbiamente le difficoltà del Milan di Pioli a riproporre i suoi schemi tecnico-tattici. Inoltre, Fikayo Tomori, uscendo dal campo per il grave infortunio riportato, ha rifiutato la mano del tecnico.
PIOLI HA PERSO LO SPOGLIATOIO?
Nonostante Pioli abbia avuto la possibilità di plasmare il gruppo di questo Milan, il tecnico sembra aver perso il controllo della squadra. Lo spogliatoio, compresi i nuovi innesti, sembrano non seguire più mister Pioli. La sensazione è che sia necessario uno shock, ma questa scarica di adrenalina al Milan non sia in grado di darla Stefano Pioli. Una situazione da valutare attentamente, e sotto questo punto di vista la nuova presenza di Ibrahimovic sembra calzare perfettamente.
IL FUTURO DEL MILAN
Intanto, il Milan, a quanto pare, comincia a guardarsi attorno per una eventuale sostituzione di Pioli. La formazione rossonera inizia a pensare al futuro. Difficile immaginare che il Diavolo riesca a trovare la soluzione definitiva per la guida tecnica, più probabile che da qui a giugno sarà necessario un traghettatore. I nomi per arrivare a fine stagione sono molteplici. Tuttavia, ciò per cui Cardinale e tutto il Milan si interroga di più è il futuro: quello che parte dalla stagione 2024/25. Il rischio è chenella prossima annata, il Diavolo possa anche dover ripartire lontano dalla Champions League, viste le prestazioni in calo repentino.
Ecco perché ricostruire potrebbe diventare pesante. Sullo sfondo, per il futuro, ci sono i noi di due allenatori italiani molto importanti: uno è l’usato sicuro che risponde al nome di Antonio Conte, dall’altra il nuovo che avanza di Roberto De Zerbi. Si tratta di due nomi particolarmente apprezzati, ma che implicano degli sforzi non indifferenti alla società rossonera. Per Conte, come noto, l’ingaggio potrebbe rivelarsi un problema nonostante la vicinanza a casa a Torino e le richieste sul mercato; mentre, per Roberto De Zerbi ci sarebbe da vincere l’inevitabile resistenza del Brighton in possesso di un contatto firmato dal tecnico bresciano fino al 2026. Insomma, ci sarà da mettere mano alle tasche per soddisfare le necessità di un futuro che deve tornare a splendere. In caso contrario per il Diavolo saranno nuove difficili stagioni.