Dopo aver festeggiato il secondo mondiale di fila con Pecco Bagnaia, ora la Ducati deve fare i conti con un addio pesantissimo
Il 2024 di Pecco Bagnaia è già scritto nonostante debba ancora cominciare. Oggi si sta concedendo il riposo conquistato sul campo, o meglio sulla pista, per godersi le vacanze in Messico insieme a Domizia. Ma in attesa del matrimonio, previsto per metà luglio, c’è la Ducati che lo aspetta.
I primi test sono in programma ad inizio febbraio sul tracciato malese di Sepang. La tappa successiva a Lusail che ospiterà anche il debutto del Mondiale con le due gare iniziali in Qatar la seconda settimana di marzo. E da lì, una volata lunga nove mesi.
Il campione del mondo ripartirà da dove ha lasciato, con una nuova moto che è l’evoluzione della Desmosedici 2023. Ma non ripartirà con le stesse facce, perché Ducati per la MotoGP è diventata come Red Bull in Formula 1, un terreno di potenziale caccia.
Con una differenza di fondo, perché la Casa austriaca non molla nessuno, a Borgo Panigale invece non trattengono nessuno con la forza. Così i rivali cercano di approfittarsene, a cominciare da Yamaha.
Qualche mese fa aveva ingaggiato Marco Nicotra, uno dei responsabili tra gli aerodinamici, che ha debuttato con i giapponesi nei test di Valencia a fine stagione. Più di recente anche Bartolini, responsabile performance della Desmosedici GP. Con la la Casa di Iwata diventerà il nuovo direttore tecnico.
Choc in MotoGP, lascia subito la Ducati: un colpo durissimo per le ambizioni di Bagnaia
La vera mossa però ha il sapore dell’amarcord. Nel 2004 il team manager Yamaha era Davide Brivio, che era anche riuscito in una mossa quasi impossibile. Quella di strappare Valentino Rossi alla Honda e convincerlo ad accettare una nuova sfida. Insieme hanno vinto 4 Mondiali, sfiorato un quinto nel 2006 e dopo per tre anni è anche diventato suo manager.
Dopo l’addio alla Suzuki nel 2020 con il Mondiale di Rins, ora ha lasciato la Alpine ed è pronto a tornare. Non alla Honda, come sembrava fino a qualche tempo fa, ma al suo vecchio amore per ricominciare proprio con Yamaha.
Quelle di Nicotra e Bartolini in realtà non sono le uniche partenze pesanti in casa Ducati. Quando Pecco Bagnaia riprenderà contatto con la Desmosedici 2024 al suo fianco non ci sarà più Paolo Ciabatti. La Casa ha deciso di spostarlo al settore Corse Off-Road, il nuovo ambizioso progetto nel Mondiale Motocross.
Anche lì sarà direttore generale e avrà al suo fianco una leggenda come Tony Cairoli. Il vincitore di nove titoli mondiali al pari di Valentino Rossi ha lasciato dopo lunghissimo tempo KTM per sposare la causa italiana.
Ci sarà invece Gigi Dall’Igna, che pure era stato tentato mesi fa dalla Honda in MotoGP. L’ingegnere e padre delle Desmosedici non ha nessun senso di appagamento e nella sua ultima intervista al sito specializzato ‘Speedweek’ ha mandato anche un messaggio a Jorge Martin.
“Un pilota deve accettare queste cose. Naturalmente se accade nella fase decisiva del campionato, fa più male. Ma non si vince o si perde un Mondiale per colpa di una gomma. Si vince o si perde per gli errori commessi nell’arco della stagione”.