Annuncio choc nel tennis da parte della ex numero uno del mondo che ha ammesso di star pensando al ritiro. Tifosi sconvolti
Per tutti gli atleti arriva il momento di pensare al ritiro arrivati ad un certo punto della propria carriera. L’età che avanza, gli infortuni, una condizione precaria che non consente più di ottenere i risultati sperati, e così l’opzione di ritirarsi diventa l’unica via percorribile.
Tuttavia, in altri casi, il ritiro può avvenire prima di quanto ci si aspettasse, anche contro il proprio volere. È quanto potrebbe capitare a Simona Halep, squalificata dal circuito Wta dopo esser risultata positiva ad un test anti doping e per alcune irregolarità emerse nel proprio passaporto biologico.
La ex numero uno del mondo è quindi ora in attesa dell’udienza che emetterà la sentenza definitiva sulla vicenda in programma a febbraio 2024. L’ipotesi peggiore è, però, una squalifica di quattro anni, che a quel punto le darebbe poche speranze in vista di un ritorno nel circuito professionistico.
Tennis, Simona Halep lo ammette: “Penso di ritirarmi”
“Penso di ritirarmi a quel punto – ammette Halep in un’intervista a ‘Euronews’ –, perché quattro anni sono tanti, almeno alla mia età“. La tennista rumena, infatti, ha al momento 32 anni e, con una squalifica così lunga, potrebbe tornare solamente quando di anni ne avrebbe 36.
Un’età, questa, molto avanzata per un’atleta che vuole competere ad alti livelli e che le farebbe attraversare un periodo molto difficile nel quale le motivazioni potrebbero venire a mancare. “Per un’atleta che da 25 anni fa questo ogni giorno e ha dedicato la sua vita al tennis non so che effetto avrà. Penso catastrofico” ha poi aggiunto. E ancora: “Se saranno quattro anni, non so come farò. Probabilmente sarà la fine della mia carriera e per qualcosa di cui non ho colpe”.
La giocatrice classe ’91, infatti, ha sempre sostenuto di essere innocente in questa vicenda. Lei dice che tutto sia dovuto ad una contaminazione in una delle bevande energetiche che ha assunto in passato. Inoltre, stando alla sua versione dei fatti raccontata nella stessa intervista a ‘Euronews’, tre giorni prima di risultare positiva ai test delle urine, si era sottoposta ad un altro esame, di sangue e urine, che era risultato negativo.
“All’inizio mi dissero che si trattava di una quantità davvero molto piccola di questa sostanza vietata e in quei tre giorni non potevo essermi dopata” ha detto. Insomma, ci sarebbero tante questioni da chiarire in occasione dell’udienza di febbraio e la speranza della due volte campionessa Slam è proprio quella che gli venga data l’opportunità di difendersi confidando nel fatto che possa essere riabilitata e riammessa nel circuito Wta il prima possibile.