Charles Leclerc e Max Verstappen sono ottimi amici, dentro e fuori la pista ma almeno su un aspetto la vedono in modo opposto
Il monegasco ha espresso il suo giudizio, posizionandosi agli antipodi di quanto espresso dall’olandese. Gli appassionati di Formula 1 hanno dimostrato di essere più dal lato del ferrarista che del campione del mondo.
Purtroppo il 2023 è stato un’occasione persa per vedere un bel duello in Formula 1. Il campionato appena concluso ha visto Max Verstappen dominare dall’inizio alla fine, senza possibilità di replica da parte dei competitor. Né Charles Leclerc né Lewis Hamilton si sono mai avvicinati a lui e solo Carlos Sainz è riuscito a vivere il brivido di una vittoria non marcata Red Bull.
La speranza di tutti gli appassionati è quella di vedere Super Max alle prese con i ruota a ruota di Leclerc, nel nuovo corso della F1 che deve essere incentrato sulla loro rivalità. Per ora purtroppo la Ferrari non è stata in grado di costruire una vettura all’altezza della Red Bull e questo ha condizionato lo spettacolo. Dal canto suo Liberty Media, sempre alla ricerca di nuovi spettatori, sta cercando di aumentare lo show sulle piste, se non nella bagarre tra piloti almeno nelle location che ospitano i Gran Premi.
L’ultimo esempio in ordine temporale è chiaramente Las Vegas, tornata in calendario dopo la parentesi degli anni ’80.
Leclerc all’opposto di Verstappen, giudizi diversi sul GP di Las Vegas: il ferrarista è favorevole
Il giudizio sul tracciato cittadino nella capitale del gioco d’azzardo non è stato di certo tenero da parte di Max Verstappen. L’olandese ha ammesso candidamente di essersi sentito un pagliaccio al momento della presentazione dell’evento. Uno show che al 99% è puro business e solo all’1% è da considerare sport. Il tre volte iridato ha insomma bocciato questo approccio teatrale della F1 moderna, prediligendo la storia e la competizione in piste “serie”.
Chi la pensa in modo opposto è Charles Leclerc, che parlando con i media nel week end americano si è detto entusiasta del lavoro svolto per organizzare il Gran Premio in quel di Las Vegas.
“Dobbiamo cogliere le opportunità offerte da questo tipo di eventi in città incredibili, cercando di attrarre anche le persone che non sono appassionate di corse”, spiega il pilota della Ferrari. Poi aggiunge: “Penso che sia fantastico quello che la Formula 1 ha organizzato. È molto scenografico e se non lo fai qui non puoi farlo da nessun’altra parte”.
Insomma un approccio diverso rispetto a quello di Verstappen e più aperto allo show-business che rimane tanto caro a Liberty Media.