Penalità per la Ferrari. Dopo aver analizzato l’episodio, è stata presa la decisione: la spiegazione quadra con la circostanza.
Con la stagione sportiva giunta al termine, si passano nuovamente in esame alcuni episodi che hanno generato delle contrarietà e sono stati temi di dibattito per lungo tempo. Ferrari ha ormai familiarizzato con la penalità, praticamente inevitabile sebbene non all’unanimità ritenuta giusta. Si tratta dell’episodio che si è verificato in occasione delle Prove Libere del Gran Premio di Las Vegas, rientrato per la prima volta in F1 dopo oltre quarant’anni.
Poco prima che Carlos Sainz vi passasse con la sua vettura, un tombino della Strip si sollevò. Involontariamente lo spagnolo lo colpì alla massima velocità, generando dei danni alla sua monoposto. Chiaramente il pilota non ha avuto responsabilità nell’incidente. Perciò fin dal primo momento ci si aspettava che la Direzione Gara non procedesse con alcuna penalità, nonostante la sostituzione della distrutta batteria.
Invece, la Commissione decise di penalizzare lo sportivo con la retrocessione di ben dieci posizioni nella griglia, portando a stupore e incredulità nel team Ferrari e fra gli appassionati. Fra i presenti nel gruppo deputato a prendere decisioni era presente Derek Warwick, ex pilota britannico, che in occasione degli Autosport Awards è tornato sulla circostanza, tentando di chiarirla.
Polemica Ferrari per la penalità a Las Vegas: il chiarimento dopo mesi
Warwick ha ammesso gli errori commessi, giudicando difficile e discrezionale in certi frammenti il ruolo dello steward alla pari di quello dell’arbitro: “Anche quando ci fa male, ci capita di dover essere imparziali, severi e duri”. Circa la penalità inflitta a Carlos Sainz a Las Vegas, l’inglese ha poi affermato: “Ci è sembrata sbagliata e lo è stata, abbiamo lavorato duro affinché non accadesse ma queste sono le regole”.
In effetti ci si aspettava clemenza da parte degli steward, considerato che lo spagnolo della Ferrari non aveva alcuna colpa circa l’episodio fortuito del tombino. Perciò Warwick ha parlato di una possibile deroga che sarebbero stati pronti a concedere per “circostanze attenuanti sfortunate e insolite”. Il regolamento però non prevede tale tipo di intervento, perciò non è stato possibile provvedere. La sanzione per il campione Carlos Sainz è stata allora ineluttabile per quanto ritenuta comunque ingiusta.