Il corrispondente da Napoli di Sportitalia, Manuel Parlato, esplora il momento dei partenopei con un’analisi successiva alla sconfitta patita contro l’Inter. Di seguito il suo punto di vista.
Si scuce lo scudetto virtualmente dalle maglie azzurre, un pò per merito dell’Inter, un pò anche per quello degli arbitri. Diciamoci la verità, questa Inter non aveva bisogno di Massa per battere il Napoli e degli “aiutini”. Vedi il fallo su Lobokta sul primo gol nerazzurro, aggiungiamo anche il rigore non dato ad Osimhen. Se Massa non arbitrerà più il Napoli poco importa, anche perchè il danno è stato già fatto nel match ball per tornare in corsa per lo scudetto. Ora al Napoli tocca necessariamente guardarsi alle spalle, la lotta Champions diventa incandescente, quanto mai incerta e con diverse squadre in lotta tra cui il Napoli di Mazzarri sul quale bisogna fare diverse analisi. Quella tattica, in cui ancora una volta la corsia sinistra è stata adattata questa volta a Natan dopo Juan Jesus a Madrid. La fase difensiva nel complesso è da rivedere, se non addirittura da ristrutturare; anche perchè in questo momento è un paradosso giocare a quattro con due esterni di ruolo contemporaneamente infortunati. Altro aspetto è quello fisico. Garcia ha lasciato le macerie da un punto di vista tattico e anche atletico, la preparazione sbagliata, i tanti infortuni con giocatori fuori condizione. Nel Napoli ve ne sono due e rappresentano l’ossatura della squadra: Anguissa ed Osimhen, tra l’altro i due che dovranno partire per la coppa d’Africa a gennaio. C’è il mercato pure a gennaio, il Napoli dovrà fare delle valutazioni sia per l’esterno sinistro, ed anche per difesa e centrocampo. Natan non è Kim e questo lo sia era subito capito in estate. Serve esperienza dietro, anche Meret subisce troppe occasioni da gol e il dualismo tra lui e Gollini è tornato d’attualità. Lindstrom è ancora un oggetto misterioso ed Anguissa andrà a giocare la coppa d’Africa. Bisogna intervenire sul mercato, ma prima c’è la Juventus, già una chiamata per restare nella scia della zona Champions con lo scudetto già andato a meno di clamorose rimonte e colpi di scena.