Paola Egonu svela il proprio dolore: la confessione spiazza

Nel soffuso bagliore dei riflettori, la giovane Paola Egonu svela finalmente i dettagli dell’estate appena trascorsa durante una conversazione animata presso Federico Buffa Talks.

Seduta con grazia, la talentuosa opposta della Vero Volley Milano ha aperto il suo cuore, narrando il freddo incontro con l’ex allenatore Davide Mazzanti all’Europeo di pallavolo e la successiva rinuncia al torneo preolimpico con l’Italia.

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Paola Egonu parla a cuore aperto (foto Ansa) Sportitalia.it

Con tono pacato, l’immarcescibile Egonu ha condiviso le sue emozioni e delusioni, gettando luce sulla sua giovinezza intrisa di passione per i cartoni animati e il suo inizio nel mondo della pallavolo.

“Avevo undici anni”, dice con un sorriso malinconico, “andavo bene a scuola, ma una volta finiti i compiti passavo tutto il tempo a guardare i cartoni, soprattutto Mila e Shiro. Un giorno mio padre mi ha spinta a iniziare con la pallavolo”. Di lì la svolta che ha cambiato il corso della storia.

“La prima settimana l’ho odiata” ammette senza tanti fronzoli, “detestavo il fatto di dover ricevere ordini da qualcuno. Poi però ho scoperto la squadra, il condividere le emozioni, e anche se ero piccola me ne sono innamorata”. Una scintilla scoccata nella purezza di un animo gentile.

Esibendo sempre grazia e determinazione, la talentuosa giocatrice di venticinque anni racconta il suo percorso, dal trasferimento a Milano per entrare nel Club Italia al suo amore crescente per la maglia della Nazionale durante le qualificazioni ai Giochi di Rio 2016. “Le emozioni di vincere dal campo: che cosa fantastica. È stato il momento in cui ho detto: ok, comincio ad amare questa maglia e mi piace far parte di tutto questo”.

Il dolore immenso per quell’esclusione inconcepibile

L’ultimo Europeo, però, è stato segnato dall’esclusione. “La cosa che mi ha fatto più male è stata quella di non poter giocare, perché eravamo in Italia. Sarebbe stata la prima volta, per me, indossare la maglia della Nazionale e giocare in Italia, l’Europeo, dopo averlo vinto”.

Non tutto il male viene per nuocere e nella vita giunge sempre il momento in cui occorre saper fare di necessità virtù: “Poi ho imparato qualcos’altro: stare dietro, fare tifo, lavorare su me stessa e che le decisioni degli altri non dovrebbero cambiare ciò che penso di me stessa”.

paola egonu ha deciso di confessare
Paola Egonu sa guardare avanti (foto LaPresse) Sportitalia.it

Con occhi luminosi, respinge l’etichetta di persona scomoda, riflettendo sulla diversità di carattere degli atleti. Poi sospirando, affronta il tema del razzismo con saggezza. “Io parlo per la Paola di Cittadella, per tutte le ragazzine e i ragazzini che vivono in situazioni non solo per il colore della pelle, ma di diversità. Il motivo per cui mi batto tanto è perché vorrei tantissimo che i ragazzi crescessero nell’amore e non nel dolore”.

Infine, una riflessione sul futuro che si disegna dinnanzi a lei, con Milano e i Giochi di Parigi 2024 con l’Italia come protagonisti. “Con la Vero Volley credo che abbiamo la possibilità di fare grandi cose insieme. Per quanto riguarda la Nazionale, auguro a tutte noi di fare una stagione strepitosa, di spingere e dare il massimo per poi ritrovarci insieme e andare a lottare per il nostro obiettivo”.

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