Il nuovo ko di Novak Djokovic contro Jannik Sinner è duro da digerire: arriva la sentenza sul serbo che coinvolge anche il tennista italiano
Nei mesi scorsi sembrava che il vero rivale di Novak Djokovic potesse essere Carlos Alcaraz. Lo spagnolo era riuscito a trionfare a Wimbledon battendo proprio il campione di Belgrado, nonostante ciò nell’ultimo periodo non è più riuscito ad incidere come ci si aspettava.
Al contrario, Jannik Sinner ha alzato decisamente il livello delle sue prestazioni sul campo, mettendo a referto dei successi molto significativi. La Coppa Davis, in tal senso, rappresenta la ciliegina sulla torta di un percorso assolutamente straordinario. L’atleta altoatesino rappresenta ad oggi più di chiunque altro il futuro del tennis mondiale.
Paolo Bertolucci, non proprio uno qualunque, sostiene che il fuoriclasse di San Candido sia superiore ad Alcaraz e Medvedev. Quindi, sopra di lui adesso c’è soltanto Novak Djokovic. E Sinner gli sta dando del filo da torcere. In quel di Malaga il classe 2001, che occupa la 4° posizione della classifica ATP, si è reso protagonista di una vittoria memorabile ai danni di Nole, che non ha sfruttato ben tre match point a suo favore durante la sfida.
Il gioiello 22enne ha trascinato l’Italia sul tetto del mondo, dimostrando a pieno le proprie qualità fuori dal comune. Al di là dei trofei, Sinner desidera soprattutto scavalcare Djokovic nel ranking, diventando ufficialmente il numero uno al mondo.
Se continua in questo modo, quasi sicuramente taglierà questo traguardo realizzando un vero e proprio sogno. Insomma, Djokovic deve guardarsi le spalle, anche perché la carta d’identità ormai non è più dalla sua parte. Il prossimo 22 maggio Nole raggiungerà la soglia dei 37 anni di età, un dettaglio che peserà sempre di più inevitabilmente.
Panatta non ha dubbi: “Sinner può spingere Djokovic verso il ritiro”
Sinner, dal canto suo, può approfittarne, anzi lo sta già facendo. E chissà, magari proprio lui potrebbe spingere Djokovic verso il ritiro, ipotesi che ora comunque non viene neanche presa in considerazione dal tennista serbo.
Sul tema in questione si è soffermato Adriano Panatta, intervenuto ai microfoni della Rai: “Se Sinner dovesse sconfiggere Djokovic altre due o tre volte nel 2024, si trasformerebbe nell’incubo del campione di Belgrado, spingendolo verso il ritiro”.
Panatta, inoltre, fa riferimento ad un paio di casi storici: Bjorn Borg appese definitivamente la racchetta al chiodo dopo l’arrivo di John McEnroe, mentre McEnroe si ritirò durante l’ascesa di Boris Becker. Il tempo passa per chiunque, anche per un mostro sacro come Djokovic. Il 24 volte vincitore dello Slam sente di poter dare ancora tanto al tennis, però l’ora della fine purtroppo si avvicina inesorabilmente.