Il momento della Ferrari non è facilissimo, il finale di stagione rischia di essere scombussolato dall’ultimo annuncio
Il team di Maranello dovrà stringere i denti: la Ferrari si sta giocando il secondo posto nella classifica dei costruttori e dovrà anche allontanare tutte le voci di disturbo sino al termine della stagione.
La tappa di Las Vegas sarà decisiva per la Rossa: il penultimo Gran Premio è in programma nel prossimo weekend con la scuderia di Maranello che dovrà ridurre il gap con la Mercedes. La missione della scuderia italiana è di arrivare solamente dietro alla Red Bull in campionato, il prestigio e soprattutto i maggiori introiti non sono da sottovalutare in questo momento.
Le nubi all’orizzonte restano, il team ha bisogno di dare delle direttive precise per il futuro. Un grande ex nel mondo delle corse ha descritto quanto sta accadendo in Ferrari, ed i suoi suggerimenti possono essere utilissimi.
Vasseur e Ferrari, i consigli per il futuro
La Ferrari ha cambiato il suo team principal nei mesi scorsi, la rivoluzione del francese sta avvenendo a piccoli passi. La scuderia poteva fare ben poco rispetto allo strapotere della Red Bull, i rimpianti arrivano però dai tanti errori in questa stagione che potevano essere evitati con un po’ di attenzione. Il finale di stagione sarà decisivo per poi ripartire tutti uniti: Ralf Schumacher ha consigliato alla Ferrari di tenersi stretto Frederic Vasseur.
Il fratello d’arte ha così spiegato come la Ferrari debba seguire un progetto solido, evitando di fare paragoni con il ciclo super vincente di Michael. Erano altri tempi, la Ferrari di vent’anni fa è semplicemente inarrivabile e sarà meglio concentrarsi sul presente senza scoraggiarsi più di tanto. Ralf Schumacher ha aggiunto a ‘Sky Sport’: “Vasseur non poteva essere in grado di trasformare un’intera azienda in sei o sette mesi. Anche mio fratello Michael, Ross Brown e Jean Todt ci hanno messo qualche anno per essere decisivi, con la Ferrari bisogna avere pazienza”.
Il lavoro di Vasseur sarà quindi giudicato nei prossimi mesi, il francese gode così della fiducia degli appassionati e degli esperti. La SF-23 è una macchina comunque nata prima dell’ingaggio di Vasseur, non è stato facile capirne i meccanismi in maniera immediata. Il compito del francese comunque è apprezzato per volontà e sacrificio, e la conquista del secondo posto tra i costruttori sarebbe un modo per ripartire con slancio in vista del 2024, quando la Ferrari punterà ancora su Leclerc e Sainz.