Ha dovuto attendere il 97º minuto col gol di Cambiaso ma alla fine è arrivata la vittoria per la Juventus di Massimiliano Allegri. Ieri sera contro il Verona, i bianconeri sono stati dominanti in una maniera netta, come non si vedeva da anni. Una prova di forza anche atletica che certifica anche quanto alla Juventus giovi la non partecipazione alle Coppe.
JUVENTUS, FINO ALLA FINE
La Juventus ieri sera ha tenuto fede a quel motto che la accompagna da anni: “Fino alla fine”. E fino alla fine ha tentato di vincere una partita che sembrava stregata. Dal fuorigioco millimetrico di Kean, al fallo discutibile dello stesso centravanti azzurro che hanno annullato due reti ai bianconeri. Fino ai salvataggi sulla linea, l’ultimo dei quali, sul palo all’ultimo secondo di Milik, ha favorito il tap-in di Cambiaso. Ma quello che conta sono i tre punti e la prestazione della Juve, finalmente convincente.
DOMINIO ANCHE NEI NUMERI
E se tutto sommato la Juve di Allegri continui a non rubare l’occhio per la fluidità del suo gioco, le statistiche parlano chiaro. 30 tiri verso la porta, di cui 6 nello specchio, 7 respinti, un palo e 3,65 xG creati. Annichilito un Verona sempre più in difficoltà dopo l’ottimo avvio di stagione. Per Allegri le buone notizie arrivano dall’ennesimo clean sheet e dalla condizione atletica dei suoi. Il tecnico della Juventus ha sottolineato che la sua squadra finalmente ha trovato lucidità nel finale. E l’azione che porta al gol decisivo di Cambiaso (il primo con la maglia della Juve) lo testimonia: perché Szczesny decide di giocare il pallone e non lanciare lungo, la squadra manovra e libera Gatti che esegue un grande cross. A quel punto il merito è soprattutto di Milik che colpisce di testa con uno stacco imperioso.
JUVENTUS, CAPOLISTA TEMPORANEA
La vittoria contro il Verona certifica il miglior avvio di stagione della seconda Juventus di Allegri. Solo un anno fa la Juventus aveva 16 punti, 7 in meno di quest’anno era a -10 dalla prima posizione e a -5 dal quarto posto. La Juventus ora è in testa, in attesa del risultato di Inter-Roma e Napoli-Milan e si gode la sensazione, consapevole di dover guardare innanzitutto al potenzie +6 che a fine giornata potrebbe avere sul quinto posto.
Difficile però pensare che nei pensieri di Allegri non cominci ad orbitare la parola Scudetto.