Dopo quelle dell’Empoli e della Salernitana potrebbe saltare un’altra panchina in Serie A: ore decisive per trovare una soluzione
Nove giornate di Serie A, praticamente un quarto della stagione, non sono ancora sufficienti per fare bilanci definitivi. Ma bastano in alcuni club per riflettere sulla posizione dei loro allenatori. E in vista c’è un nuovo ribaltone che potrebbe stravolgere tutto.
In fondo la vittoria dell’Empoli in casa della Fiorentina e il pareggio in extremis della Salernitana contro il Cagliari dimostrano due fatti. Ritrovare un ambiente perfettamente conosciuto, come è stato per Aurelio Andreazzoli in Toscana, è un buon modo per ricominciare. Ma serve tempo, quello che Pippo Inzaghi a Salerno al momento non ha ancora avuto.
Ci sono però altre panchine a rischio, perché fino ad oggi le squadre hanno reso molto meno delle attese. Come quella del Torino, con Ivan Juric che in sede di calciomercato è stato accontentato in tutto, dal ritorno di Vlasic agli arrivi di Tameze, Bellanova e Zapata. L’ultimo ciclo negativo lo ha messo in bilico, ma il presidente Cairo ha rinnovato la fiducia e il nome di Igor Tudor per ora non è accostabile ai granata.
Molto più delicata invece è la situazione della panchina all’Udinese. L’1-1 contro il Lecce al Bluenergy Stadium in Friuli significa il sesto pareggio (più tre sconfitte) in questo inizio di stagione. Così i bianconeri restano nelle zone basse della classifica e hanno davanti a loro un bivio decisivo.
Se non dovesse arrivare una vittoria nella prossima delicata trasferta in casa del Monza, squadra in salute, il destino di Andrea Sottil sarebbe scritto. E questo, nonostante la rinnovata fiducia da parte di Federico Balzaretti, direttore dell’area tecnica, come come l’allenatore è un prodotto delle giovanili del Toro.
Altro ribaltone in Serie A: ci sono almeno due nomi pronti per la sua sostituzione
Alla fine della partita con il Lecce, sonoramente fischiata dai tifosi, Sottil ha voluto porre l’accento sulla buona prestazione dei suoi ragazzi. Per volume di gioco e per palle-gol create, l’Udinese avrebbe meritato la vittoria che invece ancora non arriva.
Poi però ha anche affrontato il tema della contestazione, in realtà più verso la società che in sede di campagna acquisti ha speso poco. Se è vero che Samardzic è tornato alla base, è solo per il mancato accordo con l’Inter. E il tecnico fa spallucce: “Cosa c’entro io se i tifosi gridano ‘devi spendere?’”.
In ogni caso sono ore di riflessione di fronte ad una sola domanda: ha senso andare avanti con Sottil oppure sarebbe meglio il ribaltone per dare un segnale alla squadra? Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali in tal senso, ma qualcosa si è già mosso.
Il nome più caldo resta quello di Gabriele Cioffi che ha già allenato l’Udinese due stagioni fa, subentrando a Luca Gotti del quale era stato vice. Un campionato brillante, dal suo arrivo in poi, tanto che a fine campionato era stato ingaggiato dal Verona. In effetti Cioffi è ancora sotto contratto con i veneti, avendo firmato un biennale da 700 milioni a stagione, ma si può liberare.
Secondo il ‘Messaggero Veneto’ però c’è anche un altro nome forte. Grazie ai rapporti del club con l’agenzia guidata da Fali Ramadani potrebbe tornare in ballo anche Leonardo Semplici, uno degli assistiti dal manager. Arriva da una tripla esperienza negativa con Spal, Cagliari e Spezia, ha voglia di riscatto.