Lewis Hamilton chiuderà molto probabilmente la stagione senza vittorie ma non è l’unica brutta notizia: è stato tutto ribaltato
Il 2022 per lui è stato un incubo continuo e solo in questa stagione finalmente Lewis Hamilton è tornato in parte a mostrare la sua classe. Ma l’obiettivo dell’ottavo titolo mondiale in Formula 1 è ancora molto lontano e non è la notizia peggiore degli ultimi giorni.
Il campione britannico chiuderà molto probabilmente la stagione senza una vittoria, anche se confida nel futuro come dimostra il prolungamento del suo contratto con Mercedes. L’unico successo del 2023 però era arrivato lontano dalle pista, lo scorso marzo, e sembrava aver messo fine ad una vicenda che aveva scosso il paddock.
Tutto era partito due anni fa quando Nelson Piquet, ex campione mondiale di F1 nel 1981, 1983 e 1987 aveva rilasciato alcune dichiarazioni al canale YouTube Enerto. Poco dopo il GP di Gran Bretagna a Silverstone, quando Hamilton aveva buttato fuori pista Max Verstappen alla curva Copse, il brasiliano si era infuriato. Ancora di più perché sua figlia Kelly da anni da coppia con il fenomeno olandese, aveva deciso di intervenire
Dichiarazioni pesanti, soprattutto un epiteto di natura razziale con cui aveva definito Lewis. Parole che sono state sdoganate lo scorso anno scatenando la bufera. Piquet, dopo l’onda mediatica di quell’intervista, aveva provato a giustificarsi spiegando che quel termine non era offensivo. semplicemente nella lingua portoghese brasiliana era usato per simboleggiare una ‘persona’.
Però quattro associazioni brasiliane che appoggiano i diritti LGBT+ lo avevano denunciato e sette mesi fa Tribunale civile di Brasilia lo aveva condannato a risarcire poco più di 900mila euro. Una cifra simbolica ma un principio importante.
Formula 1, il verdetto che non piace a Lewis Hamilton: la sentenza ha ribaltato tutto
In teoria quei soldi dovevano essere destinati ad iniziative benefiche delle associazioni coinvolte, come l’Alleanza Nazionale LGBTI e il Centro per i diritti umani Santo Dias dell’Arcidiocesi. In pratica però non è così perché adesso è arrivato un verdetto che ribalta tutto.
Perché gli avvocati di Nelson Piquet hanno presentato ricorso contro quella sentenza e adesso è arrivata anche la risposta ufficiale. La Corte di Giustizia del Distretto Federale e dei Territori del Brasile ha annullato la condanna, di fatto scagionandolo dalle accuse.
Il giudice Aiston Henrique de Sousa, riesaminando il caso, ha dato ragione all’ex pilota spiegando che i commenti di Piquet non rappresentavano un incitamento all’odio. Per lui si trattava solo di una presa un giro, forse pesante ma certamente nei limiti. In più la sentenza è stata approvata all’unanimità dalla quarta sezione civile della Corte.
Finita qui, dunque? In realtà no, perché come in Italia anche nel Paese verdeoro esiste un terzo grado di giudizio. Come ha anticipato l’edizione brasiliana di ‘motorsport.com’, l’accusa presenterà appello alla Corte Suprema esattamente così i querelanti. Non è ancora l’ultima parola, quindi, ma certamente una mazzata per Lewis.