È stata un’estate da sogno per i tifosi del Milan, che hanno visto il Milan acquistare ben 10 calciatori. Un mercato faraonico finanziato dall’ottimo rendimento in Champions League e dalla dolorosa (ma in fin dei conti necessaria) cessione di Sandro Tonali. Una sessione che ha portato calciatori di livello consolidato, giocatori dal potenziale inespresso e giovani promesse. Ingredienti che hanno permesso al Milan, dopo 8 giornate, di essere in testa al campionato nonostante la dura sconfitta nel derby. Ora per Pioli e per il Milan, anche grazie al mercato, c’è ‘solo’ da sistemare un po’ la situazione nel girone di Champions dove i rossoneri sono partiti con due pareggi.
MILAN, IL MERCATO E LA RIVOLUZIONE IN MEDIANA
Con 9 arrivi, il Diavolo è stato da più parti definito come il Re di questo calciomercato. La qualità media, anche solo potenziale, dei giocatori portati in rosa ha permesso a Pioli di variare nelle sue scelte e ovviare anche ad alcuni problemi con gli infortuni.
Un esempio è il calciomercato, dove il Milan ha scelto di perseguire la strada del cambio di schieramento. Non più un centrocampo a due, ma a tre. Inevitabile con il mercato che ha portato ben tre mezzali in casa rossonera: Ruben Loftus-Cheek, Tijjani Reijnders e Yunus Musah.
I tre giocatori a vario titolo hanno finora dato il loro contributo alla causa. L’ex Chelsea è stato decisivo in maniera diretta o indiretta in diverse occasioni, come a Cagliari dove ha chiuso la gara oppure contro la Roma, quando una su percussione generò il rigore per l’1-0 del Milan. Reijnders è diventato immediatamente faro della manovra del Milan. Pur avendo dato un contributo minimo ai gol rossoneri, l’olandese è diventato fondamentale nello sviluppo della manovra grazie alla sua capacità di verticalizzare. Chi invece al momento è rimasto più nell’ombra è Yunus Musah. L’americano ha trovato spazio solo nelle ultime settimane, a seguito dell’infortunio di Krunic. Di lui al momento si sono apprezzate le doti tecniche che ne avevano fatto un buon esterno ad inizio carriera e soprattutto il grande dinamismo.
PULISIC E OKAFOR PROMOSSI, CHUKWUEZE RIMANDATO. JOVIC DOVE SEI?
In avanti le cose procedono bene, come in mediana se non di più. Christian Pulisic ha già portato diversi punti. Tre solo nell’ultimo turno contro il Genoa, con il discusso gol vittoria al minuto 87. La fantasia dell’esterno statunitense del Milan sembra potersi adattare alla grande in un campionato come quello di Serie A in cui la tattica regna e sono soprattutto le giocate dei singoli a fare la differenza.
Come lui bene anche Okafor. Nonostante lo scetticismo iniziale sulla sua “candidatura” come vice Giroud e le ipotesi che lo volevano invece vice Leão, lo svizzero sta facendo bene e i due gol già messi a segno testimoniano la sua affidabilità in avanti. Da rivedere e valutare Sami Chukwueze. L’investimento più ingente del mercato del Milan sembra non essersi inserito al massimo nel Milan di Pioli. L’ambientamento deve completarsi e Samu si deve ancora sbloccare.
Chi invece merita un giudizio insufficiente nonostante il minutaggio scarso è Luka Jovic. Il serbo, arrivato in extremis a completare l’attacco, sta giocando poco e in quel poco non sta dimostrando nulla. D’altro canto, l’ex centravanti del Real Madrid non sembra riuscire a ritrovarsi da nessuna parte. Il fatto che, in caso di assenza o riposo per Giroud, Pioli gli preferisca sempre Okafor che non è comunque un centravanti naturale, la dice lunga sullo stato di forma del giocatore balcanico.
MILAN, LA PORTA È AL SICURO
I tifosi rossoneri dormono sonni tranquilli quando in porta “Magic” Mike Maignan. Tuttavia, le ultime stagioni hanno insegnato come sia necessario essere pronti all’eventuale assenza del portiere titolare. Seppur diligente, Ciprian Tatarusanu, soprattutto lo scorso anno, è costato più di qualche punto al Milan. Ecco perché avere una sicurezza come Marco Sportiello è fondamentale. Importante in Champions League, nel finale contro il Newcastle, fondamentale contro il Verona. L’ex Atalanta dopo la sosta sarà chiamato a difendere i pali della porta del Diavolo contro la Juventus, squadra contro cui ha comunque già sfoggiato ottime prestazioni quando vestiva la maglia della Dea.
SENZA VOTO
Per ora non sono valutabili, invece, in difesa Marco Pellegrino, così come Luka Romero in avanti. Il difensore argentino arrivato per ultimo nel mercato deve ancora inserirsi. Operazione non facile se si pensa che il sudamericano aveva giocato finora nel modesto Platense. Di contro, però, il difensore classe 2002 ha incassato la fiducia del CT Scaloni che lo ha convocato nella Nazionale maggiore.