Calcio, protesta della Nazionale Brasiliana: il clamoroso motivo

La Nazionale Brasiliana Femminile si è schierata apertamente contro le molestie sessuali. Striscioni e messaggi social delle calciatrici

CBF
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Il mondo del calcio brasiliano è sempre più nella bufera. Non bastassero i problemi relativi alla caotica organizzazione last-minute della Coppa America, la federcalcio del paese sudamericano è stata colpita da un nuovo scandalo.

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Il presidente della CBF Rogerio Caboclo è stato infatti sospeso dalla sua carica dopo che sulla sua persona sono piovute le sconcertanti accuse di molestia sessuale ai danni di una dipendente della federazione.

La commissione etica della CBF ha subito aperto un’indagine a seguito delle accuse che sono culminate nella decisione temporanea di sospendere Caboclo, ma nel frattempo si continuano a raccogliere le testimonianze. Secondo un resoconto dei media riportato dall’ADNKronos, Caboclo avrebbe chiesto a un’impiegata della sua vita sessuale e l’avrebbe insultata, cercando anche di controllare i suoi rapporti con gli altri dipendenti e il suo stile di abbigliamento.

La Nazionale Brasiliana femminile prende posizione contro le molestie sessuali

Nazionale Brasiliana femminile
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Le indagini vanno avanti, ma la Nazionale Brasiliana femminile non ha taciuto sull’accaduto e ha messo in atto una protesta feroce e determinata contro il fattaccio.

Ieri sera le ragazze della Seleçao sono scese in campo contro la Russia per un’amichevole terminata 3 a 0 a loro favore. Al loro ingresso sul terreno di gioco le calciatrici hanno srotolato uno striscione perentorio: “No alle molestie sessuali”.

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Prima di giocare invece le calciatrici più rappresentative della Nazionale femminile, come ad esempio Marta e la veterana Formiga, hanno postato sui loro canali social un lungo messaggio:

“Ogni giorno migliaia di persone sono colpite da molestie morali e sessuali e non vengono rispettate, soprattutto noi donne. Dire no alle molestie sessuali va oltre le parole e il manto erboso: si tratta di azioni. Chiediamo a uomini e donne di denunciare tutto questo”

Le proteste social delle ragazze sono state applaudite da gran parte del pubblico che ha apprezzato la presa di posizione ed il coraggio di schierarsi apertamente contro il presidente della CBF.

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