Il titolo mondiale di Formula 1, il terzo consecutivo, è arrivato in Qatar. Max Verstappen ha conquistato a Losail il terzo alloro iridato consecutivo
Mancava solo la certezza aritmetica, alla fine è arrivata. Con cinque gran premi ancora da disputare, Max Verstappen si è laureato campione del mondo di Formula 1 per la terza volta consecutiva. Un risultato straordinario per il ventiseienne pilota olandese che nelle ultime due stagioni di fatto ha gareggiato senza avversari.
Se il primo alloro iridato fu strappato quasi con la forza alla Mercedes di Lewis Hamilton, nelle ultime due stagioni la Red Bull ha fatto il vuoto spazzando via una concorrenza sempre più incapace di metterne in discussione l’egemonia. E Verstappen adesso si ritrova in compagnia di altri, pochi, fuoriclasse che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale.
A quanto pare la gioia per aver centrato il terzo titolo di fila non sembra scuotere più di tanto il pilota olandese. Forse perchè questo campionato del mondo non è mai stato in discussione per mancanza di avversari, oppure per formazione caratteriale, sta di fatto che ‘Super Max’ sembra quasi non provare emozioni di fronte al suo ennesimo trionfo.
Nel corso di un’affollatissima conferenza stampa, Verstappen ha risposto con una calma olimpica alle tante domande che gli sono state poste dai giornalisti presenti. “Non sono in Formula 1 per lasciare un segno – le parole che hanno sorpreso cronisti ed esperti – quanto per vincere e per cercare di fare del mio meglio. Adesso voglio solo godermi il momento con le persone che mi hanno aiutato a raggiungere questi obiettivi”.
Verstappen, nessuna emozione dopo il trionfo: “Non cerco avversari al mio livello”
Freddo, razionale, calcolatore, Verstappen sembra un robot privo di emozioni. In realtà non è così, ma l’abitudine alle vittorie (quest’anno sono 14) lo ha di fatto trasformato in una sorta di ragioniere contabile. L’entusiasmo incontenibile del primo titolo iridato, vinto al termine del duello ai limiti del regolamento contro Hamilton, è ormai un ricordo lontano.
Prova però un sussulto, Max Verstappen, quando gli viene sciorinato il breve elenco dei grandi piloti del passato che come lui sono stati capaci di centrare il tris di titoli mondiali: “Per me questo è molto più importante che cercare di lasciare un’eredità o il segno del mio passaggio in questo sport. Ad ogni modo, non avrei mai pensato di poter entrare a far parte di una lista così e ne sono orgoglioso”.