Formula 1, licenziato in tronco: ha fallito totalmente

L’amministratore delegato spiega le motivazioni del licenziamento avvenuto poche settimane fa. Una rivoluzione in Formula 1

La stagione in Formula 1 della Alpine non può di certo essere considerata soddisfacente. Il team francese aveva chiuso la scorsa annata al quarto posto della classifica costruttori. Quest’anno però, nonostante gli obiettivi di partenza fossero ben più alti, è stato fatto un passo indietro. Complice anche il dominio di Verstappen, i team di vertice hanno lavorato per cercare di raggiungere il livello di Red Bull, portando diversi pacchetti di aggiornamenti.

Alpine, ecco cosa è successo: la versione di De Meo
Rivoluzione in casa alpine, spiegate le motivazioni (ansafoto.it) sportitalia.it

Alpine puntava, ad inizio anno, a colmare il gap quantomeno con Ferrari e Mercedes. Le prestazioni messe in campo, invece, hanno fatto scendere il team dal quarto al sesto posto della classifica costruttori, superato anche da Aston Martin e McLaren. I due piloti, Pierre Gasly ed Esteban Ocon, infatti, occupano la decima e l’undicesima casella della classifica, con soli due podi totali portati a casa.

Mesi molto complessi in casa Alpine, che addirittura sono costati il licenziamento ad alcuni vertici del team. Una vera e propria rivoluzione conclusasi con l’addio di Laurent Rossi e del team principal Omar Szafnaufer, che era arrivato soltanto un anno e mezzo fa nel team francese.

Alpine, ecco cosa è successo: la versione di De Meo

Dopo diverse settimane dall’accaduto, per il quale circolava soltanto la versione di Szafnaufer, che aveva detto che ai vertici della Renault non venissero riferite le giuste informazioni, finalmente ecco un’altra versione dei fatti.

Alpine, ecco cosa è successo: la versione di De Meo
Omas Szafnaufer licenziato, ecco perché (ansafoto.it) sportitalia.it

A parlare è stato Luca De Meo, amministratore delegato del gruppo Renault, che ha rilasciato delle dichiarazioni a Marca. “Mi hanno promesso cose che non hanno mantenuto. Non li ho costretti a fissare degli obiettivi, sono stati loro e non hanno funzionato“, ha commentato De Meo.

“La Formula 1 fa parte del progetto Alpine, tutte queste voci per le quali vorrei vendere il team sono sciocchezze”, ha proseguito De Meo. Una storia, dunque, di promesse non mantenute che, tuttavia, non coincidono con quella che era stata la versione dell’ormai ex team principal Omar Szafnaufer. “De Meo vuole, come tutti in Formula 1, vincere subito, ma purtroppo non funziona così”, aveva commentato l’ex team principal.

Una situazione scomoda che, purtroppo, testimonia le difficoltà e la tensione che si vive all’interno del paddock di Formula 1 durante la stagione nel tentativo di portare a casa risultati soddisfacenti senza “sprecare” gli enormi investimenti che i team fanno.

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