Ancora brutte notizie per il tennista italiano Matteo Berrettini. Il suo 2023 è davvero maledetto, ancora un grosso problema
L’Italia è impegnata in queste ore nella Coppa Davis, ma lui è ancora una volta ai box. Il 2023 è un anno da dimenticare per l’ex numero 6 al mondo Matteo Berrettini, e i problemi non accennano a placarsi.
Il tennista romano ha fatto finale a Wimbledon qualche anno fa, sull’erba è un portento ma ha fatto ottimi risultati e su tutte le superfici. Gli ultimi dodici mesi non sono stati facili per lui; prima gli infortuni, poi le polemiche per la discussa love story con la showgirl Melissa Satta e poi nuovamente gli infortuni, una vera sfortuna per un ragazzo che da tutti viene celebrato nel migliore dei modi. “Matteo non merita questa sfortuna”, lo ripete chiunque sui social e quindi c’è davvero da crederci.
Negli ultimi Us Open abbiamo visto l’ennesimo problema per la carriera dell’azzurro. Nel corso del secondo set del match valido per il secondo turno contro il francese Rinderknech Matteo è caduto e si è nuovamente infortunato. La Gazzetta dello Sport ha parlato del suo infortunio e Matteo secondo la rosea avrebbe riportato una parziale rottura del legamento peroneo astragalico anteriore. Una diagnosi che preoccupa e non poco i fan dell’azzurro, l’ennesimo infortunio di una carriera piuttosto tribolata.
Berrettini, la diagnosi del medico sull’infortunio
Il dottor Pietrogrande, direttore del reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Paolo di Milano, ha parlato alla rosea e ha fatto il punto su quest’ennesimo brutto infortunio. Spiegando il problema di Matteo, Pietrogrande ha chiarito: “Parliamo di un infortunio molto comune, in situazioni di corsa vi sono stimoli laterali e nel caso di Berrettini c’è stata una inversione”. Una sorta di distorsione alla caviglia e il medico spiega che ha rivisto più volte il problema al nostro talento. Non è chiaro se il problema è di primo, secondo o terzo grado e da questo dipendono i tempi di recupero.
Non si conosce ancora la data del rientro in campo ma per Matteo la stagione potrebbe essere anche chiusa in anticipo. E’ tutto da decidere, il medico rivela: “Nelle lesioni di secondo grado il legamento va cicatrizzato, e ci vogliono almeno 40 giorni. Poi c’è il tempo di rieducazione della caviglia”.
Il medico ha spiegato anche che dipende molto dall’atleta, Bagnaia ha forzato i tempi ed è tornato subito dopo un pesante infortunio; osservando il calendario forzare i tempi sarebbe abbastanza controproducente e quindi Berrettini potrebbe tornare per il finale di stagione o direttamente l’anno prossimo.