Tennis, stop imprevisto per Musetti: il motivo è sorprendente

Tennis, stop imprevisto per Musetti: il motivo è sorprendente. Il giovane azzurro, giunto agli ottavi del Roland Garros, tornerà a Wimbledon

Lorenzo Musetti (Getty Images)

Lorenzo Musetti ha fatto innamorare l’Italia appassionata di tennis. Il diciannovenne talento di Carrara numero 76 del Ranking ATP, nel match degli ottavi del Roland Garros ha sfiorato l’impresa clamorosa strappando i primi due set al numero uno del Mondo, Novak Djokovic. Dal terzo set in poi però il fuoriclasse serbo ha cambiato marcia e per Musetti, ridotto allo stremo dopo i primi due combattutissimi set vinti entrambi al tie break, non c’è stato più niente da fare.

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Un briciolo di delusione, inevitabile quando si perde un match in cui si è in vantaggio di due set a zero, ha lasciato il posto all’enorme impressione che Musetti ha destato giocando per quasi due ore un tennis straordinario. Ad appena diciannove anni il talento carrarino ha dimostrato di poter ambire, attraverso un percorso di crescita graduale e progessivo, a centrare grandi traguardi. Intanto, i tre turni superati a Parigi gli valgono almeno quindici posti guadagnati nel Ranking: dalla 76/a posizione, Musetti occuperà il posto numero 61 al mondo. Una crescita esponenziale.

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Wimbledon
Un foto del centrale di Wimbledon gremito di folla (Getty Images)

Tennis, la maturità contro Musetti: niente tornei prima di Wimbledon

Musetti disputerà senza alcun dubbio il torneo di Wimbledon, terza prova del Grande Slam. Il problema però è che avendo diciannove anni, il nostro giovane talento dovrà sostenere l’esame di maturità. Una prova chiave per tutti i ragazzi della sua età ma che ha suscitato la rabbia del suo allenatore, Simone Tartarini: “Non voglio assolutamente sminuire l’importanza della maturità che Lorenzo deve sostenere. La scuola però non ci è venuta incontro con le date e per questo motivo lui non potrà rifinire la preparazione in vista di Wimbledon. Avevamo in programma la partecipazione ad altri tornei che invece non potrà disputare. La scuola deve andare incontro allo sport”.

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