Il campione serbo Novak Djokovic è reduce da una grande batosta. Intanto nelle ultime ore è emerso un retroscena
Il 2023 resta un grande anno per Novak Djokovic. Il campione serbo ha vinto Australian Open e Roland Garros ed è il primo tennista uomo della storia a raggiungere 23 titoli del Grande Slam. Scavalcato cosi il grande rivale Rafael Nadal.
Allo stesso tempo pochi giorni fa il serbo ha subito una delle più grandi sconfitte della sua carriera, il ko nella finale di Wimbledon contro il giovanissimo Carlos Alcaraz. Il tennista era il grande favorito sull’erba londinese, torneo che ha vinto ben 7 volte ma si è arreso al nuovo fenomeno del tennis mondiale vincitore in cinque set e per la prima volta del torneo. Alcaraz ha spento i sogni di gloria di Nole che puntava alla vittoria del ‘Calendar Grande Slam’, ovvero quattro titoli dello Slam nello stesso anno. Nulla da fare per il serbo.
Mentre Djokovic si lecca le ferite e lavora in vista dei prossimi tornei (salterà Toronto e tornerà direttamente a Cincinnati), è emerso un curioso retroscena relativo al passato del tennista. L’ex tennista rumeno Cosmin Georgescu ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ProSport e ha raccontato l’infanzia di Nole. Tanti aneddoti ed anche un curioso quanto grave retroscena.
Novak Djokovic, assurda situazione in gioventù: il racconto
Tra i vari temi Georgescu ha parlato del rapporto – a quel tempo – del giovane e ambizioso Djokovic con un nuovo arrivato nel loro centro di allenamento, il lettone Ernest Gulbis. Genio e sregolatezza questo tennista ha avuto un importante impatto nella giovane carriera di Djokovic, i due si allenavano anche per 5-6 ore di fila e tutti rimasero impressionati. Ma non solo, i rapporti erano molto caldi:
“Nole ed Ernest erano due talenti, ma personaggi molto diversi. Litigavano, rompevano racchette e spesso si prendevano anche a pugni. Le avversità e le loro sfide li hanno resi sicuramente migliori. Parliamo di due tennisti davvero molto ambiziosi”. Georgescu poi parla del rapporto con Nole, i due hanno condiviso l’infanzia e non era solo tennis:
“Ho bevuto il mio primo bicchiere di alcol insieme a Nole, lui aveva qualche anno in più ed era più maturo di me. Mi portò in un bar e mi offri’ un drink, in quanto nuovo arrivato e suo nuovo collega”. Georgescu ha svelato nell’intervista alcuni dei lati più nascosti di Djokovic, indizi che hanno mostrato il motivo per cui Nole è uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi.