Vlahovic non basta. In una Juventus che sta repentinamente cambiando volto, il mercato può contribuire enormemente alla trasformazione della squadra
E’ una Juventus diversa quella che sta prendendo forma in questa torrida estate 2023. E’ una Juventus nuova che sembra volersi separare non soltanto dal suo recente, e turbolento passato ma anche dalla sua storia centenaria.
John Elkann, l’unico e vero padrone della Juventus, ha dettato le sue regole. Durissime. La proprietà non verserà più un centesimo nelle casse della società Juventus che dovrà, pertanto, provvedere a sé stessa in maniera autonoma. Al più presto, dovranno essere risistemati i conti, anche attraverso le cessioni dei giocatori più rappresentativi e procedendo, inoltre, ad un taglio netto del monte-ingaggi.
Le parole del neo direttore sportivo bianconero, Cristiano Giuntoli, pronunciate durante la sua presentazione ufficiale, non hanno fatto altro che confermare questo drastico cambio di rotta. La competitività della Juventus è soltanto la seconda priorità per la proprietà. Al primo posto vi è la sostenibilità, che vuol dire bilancio da riportare in attivo al più presto, mai più follie di mercato e tetto degli ingaggi.
Tutto questo nella stagione più difficile, quella post-inchiesta Prisma. La Juventus non avrà la Champions League ed i suoi benefici effetti economici. Si giocherà soltanto sull’italico suolo con il rischio concreto anche di vedere andar via i pochi campioni a disposizione. Il sacrificio di Vlahovic potrebbe, infatti, non bastare.
Vlahovic non basta, chi dopo di lui? Le cessioni della Juventus
Pertanto se è il bilancio, in questo momento della storia bianconera, ad avere la priorità ecco che il mercato in uscita diventa molto più importante rispetto agli eventuali nuovi ingressi.
Ecco quindi che la possibile cessione di Dusan Vlahovic potrebbe essere soltanto l’inizio di una serie di addii doc. Di questo è convinto Paolo Bargiggia che sul suo profilo Twitter ha rivelato come la Juventus non abbia sondato soltanto Lukaku come possibile alternativa a Vlahovic, ma anche altri profili come Morata o David. La cessione del centravanti serbo, però, non sarebbe ancora sufficiente.
A questa accorrerebbe affiancare una, o più cessioni, prima di annunciare l’acquisto del nuovo attaccante. Secondo Bargiggia, infatti, è questa l’esplicita richiesta fatta dalla proprietà a Giuntoli. I tifosi della Juventus si chiedono: chi dopo Vlahovic? Anche Chiesa o Bremer o addirittura entrambi? Ma anche di questo ha parlato il nuovo direttore sportivo bianconero quando ha espresso il concetto che la sostenibilità, soprattutto all’inizio, sarà un fardello pesante e richiederà sacrifici.
La Juventus sta facendo i conti con la sua storia recente. Cristiano Giuntoli, dal canto suo, dovrà, prima di tutto, tener conto dei conti e chissà che non inizi già a rimpiangere il Vesuvio.