Ultim’ora Schumacher, rivelazione sconvolgente: i motivi dell’addio

Scindere il nome Schumacher dalla Formula Uno sembra essere quasi impossibile, e invece è quello che è successo. Solo ora, a distanza di tempo, viene fuori la verità

Associare il nome Schumacher alla Formula Uno viene quasi naturale, non solo da parte degli appassionati ma anche da chi ha visto solo qualche gara nel corso della sua vita. La sua carriera ricca di successi è infatti cosa nota, così come la sua determinazione, caratteristica che gli ha permesso di conquistare ben sette titoli in carriera, numeri che non si ottengono certamente per caso. Il tutto facendosi rispettare anche dagli avversari, altro aspetto non da poco.

Schumacher: un addio che fa male
Michael Schumacher e MIck Schumacher: l’addio del figlio d’arte fa male – Foto | ANSA – Sportitalia.it

L’idea che suo figlio Mick potesse seguire le sue orme non poteva quindi che solleticare il palato di chi ha amato Schumi, consapevole di come spesso il DNA, soprattutto in ambito sportivo, difficilmente non possa mentire. E invece, almeno fino ad ora, non tutto è andato come ci si sarebbe aspettati.

Vedere Mick Schumacher entrare a far parte della Ferrari Driver Academy non poteva che suscitare una grande emozione per chi si è esaltato negli anni alla Ferrari e non solo con i successi del grande Michael. Questa esperienza si è però chiusa, così come quella alla Haas, che poteva essere interpretata come una sorta di “anteprima” per il salto vero e proprio alla guida di una “Rossa”, ma almeno per ora il suo sogno ha dovuto essere accantonato.

Schumacher: un addio che fa male

Il ragazzo alla fine è approdato alla Mercedes, anche se solo in veste di terzo pilota, proprio per questo non può che scalpitare. C’è chi però nutre ancora un po’ di rimpianto per come siano andate le cose con la scuderia svizzera, che ha fatto dietrofront su di lui in maniera piuttosto repentina.

Schumacher: un addio che fa male
MIck Schumacher sogna un sedile in Formula Uno: i motivi dell’addio – Foto | ANSA – Sportitalia.it

La separazione non è avvenuta in maniera del tutto leggera su entrambi i fronti, anche se ora è il numero uno del team Gunther Steiner ad analizzare la situazione con freddezza e a capire come forse non tutto sia avvenuto nel modo migliore.

Puntare su un pilota di esperienza come Nico Hulkenberg in sostituzione di Mick Schumacher è stata, a detta del dirigente, la scelta giusta, un po’ meno il modo in cui si è arrivati alla decisione e come sia stato gestito il periodo che ha fatto seguito al suo addio.

Steiner è finito nell’occhio del ciclone soprattutto per una frase ritenuta tutt’altro che gentile pronunciata nei confronti del pilota. “Non puoi picchiare un cavallo morto“, aveva detto nella serie ‘Drive To Survive’, con un riferimento nemmeno troppo velato alla situazione di papà Michael.

Ora lui ha provato comunque, per quanto possibile, a raddrizzare il tiro: “Avrei dovuto dirlo in modo diverso – ha detto alla rivista tedesca ‘Sport Bild’ -. In quel momento non ci ho pensato, detta in inglese fa un altro effetto. La traduzione tedesca era troppo dura e diretta, forse è stata un’affermazione maldestra. È un modo di dire che c’è in America”.

Nessun pentimento, invece, sulla decisione di non rinnovare il contratto al ragazzo: “Hulkenberg è andato subito d’accordo con gli ingegneri e i meccanici. Nico porta con sé molta esperienza e stabilità. Personalmente non ho alcun problema con Mick”.

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