De Laurentiis ha il colpo in canna. Il patron del Napoli si guarda le spalle e si prepara per ogni evenienza. Victor Osimhen è ambito dalle big d’Europa e secondo quanto appreso in esclusiva dalla redazione di Sportitalia il patron degli azzurri ha già stretto un patto per l’eventuale sostituto.
Gli occhi sono puntati su Beto, e in tal senso il rapporto d’amicizia che lega De Laurentiis a Beto è determinate.
De Laurentiis gioca d’anticipo: prenota Beto
Amicizia e simpatia tra “colleghi” che si suggella con un patto inatteso, in una finestra di mercato già di per se infuocata. A Napoli, è lo stesso presidente che sopperisce alla mancanza del direttore sportivo e prende in mano le redini del mercato, considerando che Cristiano Giuntoli ha già le valige pronte in attesa della chiamata da Torino. Il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Giampaolo Pozzo è ormai di vecchia data e tra i due negli anni sono state parecchie le trattative che alla luce del sole sono nate in via verosimilmente informale. La notizia odierna riguarda la prima punta dell’Udinese, Beto. Il classe ’98 che nell’ultima stagione ha messo a segno 10 reti, piace al Napoli. Ai piedi del Vesuvio l’attaccante viene identificato come possibile sostituto di Osimhen, la cui partenza è sempre più quotata.
De Laurentiis non ha la minima intenzione di rimanere scoperto e gioca d’anticipo, forte come detto del legame con Pozzo. Il patto tra i due patron consiste nella possibilità da parte del Napoli di poter acquisire Beto senza dover pagare la clausola da 35 milioni di euro. L’operazione, infatti, si potrebbe fare a 25 milioni più una contropartita.
Il rapporto storico tra DeLa e Pozzo
Un legame non nuovo al mercato italiano. Sono innumerevoli le trattative che negli anni sono passate tra le mani amiche di De Laurentiis e Pozzo. Un rapporto nato paradossalmente da un blitz di De Laurentiis ai danni di Pozzo, quando nel 2004 si accaparrò un club dalla Fallimentare avendo la meglio proprio sul patron dell’Udinese. Il tempo ha portato poi i due a una stretta e ripetuta collaborazione che ha fatto viaggiare dal Friuli alle pendici del Vesuvio e viceversa diversi profili: da Armero a Inler, passando per Zapata e Zielinski.