Il futuro del tecnico livornese Massimiliano Allegri, è al centro dei pensieri della dirigenza bianconera che rimane, peraltro, sempre in attesa del suo nuovo direttore sportivo
Il cammino della Juventus procede passo dopo passo. Dopo cinque mesi passati sulla corda in attesa del giudizio finale della giustizia sportiva, una volta chiusa la doppia delicata questione plusvalenze e manovre stipendi con un onnicomprensivo patteggiamento, la società bianconera muove un passo in avanti.
E lo fa mantenendo sempre alta l’attenzione in attesa che giunga la nuova sentenza, questa volta proveniente da Nyon, Svizzera, sede della UEFA. E’ lì infatti che si deciderà la sorte europea della Juventus. La penalizzazione di dieci punti inflitta dalla giustizia sportiva italiana le ha precluso, di fatto, l’accesso alla prossima Champions League.
Ora il massimo organismo calcistico europeo può infliggere alla società bianconera un’ulteriore penalità, rappresentata dall’esclusione da tutte le competizioni europee per un anno o anche più. La spada di Damocle che pende sulla testa della Juventus ha il volto di Aleksander Ceferin, numero uno della UEFA.
La società, nel frattempo, non si può esimere dal pianificare il suo progetto con idee e nomi a partire dall’eventuale eredità di Allegri qualora dovesse finire qui la sua avventura.
L’erede di Allegri si dimette: il futuro di Tudor
Tra una sentenza e l’altra, alla Continassa devono decidere chi sarà a guidare la Juventus la prossima stagione. Un giorno si e l’altro pure sembrano arrivare conferme su Massimiliano Allegri, ma in tanti non sono convinti che sia questa la strada che la nuova dirigenza bianconera intende perseguire.
Secondo molti Cristiano Giuntoli, non ancora ufficialmente il nuovo direttore sportivo della Juventus, ma già da tempo nel mirino della società, avrebbe altre idee riferite al tecnico della “sua” prima Juventus. Soprattutto se sarà una Juve fuori da tutte le competizioni europee. In quel caso, infatti, si dovrà fare di necessità virtù tagliando le spese e avviando una politica che lasci ampio spazio ai giovani di valore. Per questo Cristiano Giuntolitiene gli occhi aperti su chi sa lavorare molto bene con i giovani.
E se tecnici giovani e di valore come Vincenzo Italiano e Roberto De Zerbi rappresentano obiettivi veri ma difficilmente raggiungibili, un altro dei papabili alla panchina più ambita della Serie A, si è messo praticamente a diposizione: Igor Tudor. Il tecnico creato dell’Olympique Marsiglia ha infatti annunciato di volersi dimettere al termine del campionato. In conferenza ha detto: “Ciao a tutti, voglio ringraziare il presidente e tutti voi. È stato un onore lavorare all’interno di questo club, all’interno di questa famiglia con tifosi unici. Lascio il club in una situazione migliore di quella in cui l’avevo trovato. Saluto per motivi privati e professionali”.
Tudor ha detto di non aver firmato con altri club ma il tempismo potrebbe essere perfetto. E’ se fosse davvero lui il post-Allegri?