È la nona Coppa Italia da esporre in bacheca, la seconda consecutiva per un’Inter che non conosce ostacoli in un finale di stagione che continua a regalare emozioni indescrivibili. Due i nomi che in questa notte nella città eterna rimbombano all’infinito, Lautaro Martinez e Simone Inzaghi. Al primo va il merito per la doppietta che ha svoltato il match contro la pericolosa Fiorentina e decretato la vittoria; sul secondo ci sarebbe molto da dire, ma ci si limita a riportare un dato a dir poco sontuoso, il comandante da Piacenza questa sera viene incoronato Re di Coppe centrando la sua settima finale.
Amarezza Viola, contro l’inter non bastano anima e cuore
Alla gioia dell’Inter si contrappone l’amarezza e il dispiacere della Fiorentina, gli uomini di Italiano lasciano il campo in lacrime. Ci avevano creduto e sperato e in partita hanno messo anima e cuore ma non è bastato.
Era solo un banco di prova per entrambe le compagini adesso prossime a due finali europee la cui importanza si quadruplica. La Viola sarà impegnata il prossimo 7 giugno a Praga nella finale di Conference League contro il Siviglia; mentre la squadra di Inzaghi sogna un triplete rivisitato il 10 giugno a Istanbul dove contro la fortezza Manchester City ci si gioca la Champions League.
Primo tempo: Fiorentina avanti, poi Lautaro ribalta in 10′
Si intona l’inno di Mameli in un Olimpico gremito che chiude gli occhi e mette la mano sul cuore rivolgendo un pensiero alla vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna. Poi sguardo al cielo e si parte. Inizia la finale di Coppa Italia 2022/23 e in campo la Fiorentina esordisce al meglio. Al terzo giro d’orologio la Viola sblocca il risultato con Nico Gonzalez che sfrutta un cross rasoterra servito da Ikonè che passa inosservato da Bastoni e Dimarco e spiazza Handanovic per l’1-0.
La reazione dell’Inter è immediata, i nerazzurri ci provano con Dzeko ma la sfera esce di poco e termina in corner. Le ripartenze dal basso della squadra di Inzaghi apparentemente non funzionano con i toscani che intercettano facilmente. Due occasioni sprecate per la Fiorentina superato il quarto d’ora impensierisco i campioni in carica.
È ancora il bosniaco a tentare di ristabilire il pari al 24’ con una chance nata da un cross di Lautaro che lo porta all’uno contro uno con Terraciano ma spara alto.
Ci pensa proprio Lautaro a ribaltare l’andamento della sfida con due reti in meno di 10’. È il 100° gol in maglia nerazzurra per il Toro Martinez quella arrivata al 28’ grazie all’imbucata di Calhanoglu, che consente all’argentino di mettere a segno un destro a incrociare. Poi il bis, al 39’ di prima intenzione dal cuore dell’area di rigore si gira e beffa Terraciano per l’1-2.
La prima frazione di gioco porta la firma di Lautaro, la Fiorentina si blocca dopo un iniziale sprint irrefrenabile. La squadra di Vincenzo Italiano ha abbassato la guardia nel momento clou del match consentendo all’Inter di ribaltare la situazione.
Secondo tempo: Fiorentina pericolosa, l’Inter mantiene il controllo
In avvio di ripresa riecco la Fiorentina propositiva in avanti. Castrovilli e Biraghi tra tutti si fanno vedere costantemente dalle parti di Handanovic, fino al 56’ solo la Viola da spettacolo all’Olimpico ma senza mai incidere. Via ai cambi e le squadre rifiatano ma l’assetto del match non cambia. L’Inter prova ad ipotecare il trofeo al 67’ con Lukaku da poco subentrato che tenta la girata e indirizza la sfera verso lo specchio della porta, Terraciano respinge a favore di Dimarco ma la bandierina dell’offside si alza. Trema la panchina dell’Inter perché la Viola ci prova, vuole il pari e mette verosimilmente in ombra i nerazzurri. Tante le occasioni sprecate, fin troppe e Italiano in area tecnica va in tilt. I toscani spingono insistentemente fino all’88’ ma quest’Inter è impenetrabile e dopo 5’ di recupero arriva il triplice fischio.
Appuntamento con la storia
L’Inter batte la Fiorentina, si aggiudica la Coppa Italia e bissa il successo dello scorso anno portando a casa il secondo trofeo della stagione dopo la Supercoppa. Scoppia la festa all’Olimpico, i sostenitori nerazzurri giunti a Roma urlano a gran voce i cori ormai noti a tutta Italia, gli stessi giocatori giungono sotto la curva e tra selfie e sorrisi alimentano l’entusiasmo in continuo crescendo in vista dell’appuntamento con la storia puntato tra appena 17 giorni.