La Juventus vive delle ore a dir poco cruciali per il proprio futuro. A tenere banco come questione primaria c’è sicuramente la sentenza in arrivo relativa al caso plusvalenze, ma per il futuro preoccupano le ultime notizie. La società, adesso, rischia davvero di crollare. Dopo il danno la beffa, come si suol dire.
Sono ore a dir poco frenetiche e di apprensione in casa Juventus. Il club, infatti, questa sera conoscerà l’entità della penalizzazione. Si vocifera, in tal senso, che possa arrivare una stangata di circa 11 o 12 punti, che di fatto vorrebbero dire addio alla possibilità di tornare in UEFA Champions League. La cosa più allarmante è che arrivano altre notizie probabilmente ancora più preoccupanti per quello che sarà il futuro di questo club. Ed ora i tifosi, al pari dei dirigenti, tremano per davvero. Si decide tutto in queste ore.
Juventus, non solo la penalizzazione
Ci sono davvero tantissime nuvole nel futuro dei bianconeri ed una quantità realmente minima di certezze. A partire dalla panchina. Già, perché nonostante il lungo ed oneroso contratto che lo lega alla Juve, non è affatto scontato che l’anno prossimo possa essere Massimiliano Allegri l’allenatore del club. Ma non solo, visto che sono diversi i calciatori che, senza UEFA Champions League, potrebbero salutare.
La Procura della Federcalcio, infatti, questa mattina ha avanzato una proposta per una penalizzazione per la Juventus per la questione legata alle plusvalenze pari ad 11 punti. La sensazione è che alla fine sarà, grossomodo, questo il danno arrecato al club piemontese, che dunque sarà escluso dalla prossima Champions League. La notizia, come è normale che sia, ha avuto delle ricadute immediate anche sul mercato e sulla Borsa. Stando a quanto sottolineato da Calcio&Finanza, il titolo del club cede il 4,2% a 0,27 euro per azione.
Plusvalenze ma non solo
Ad incidere, come è normale che sia, è anche l’altra grande inchiesta che grava sulle spalle del club di Torino. Vale a dire quella che riguarda il caso legato alla manovra stipendi. Senza ovviamente dimenticare i rapporti con alcuni procuratori e con certi club. Il deferimento, infatti, era arrivato nella serata di venerdì, quando le borse erano chiuse. Di conseguenza gli effetti si sono visti soprattutto oggi, al momento della riapertura.