Tredici anni di differenza, ma la percezione è che siano coetanei. Da un lato un trentacinquenne che non ha nulla da invidiare a un ragazzino per forma fisica e resistenza; dall’altro un ventiduenne (classe 2000) che fa illudere chiunque lo guardi giocare di avere un’esperienza decennale nel calcio che conta.
Indizi facili e riconducibili a due giocatori da molti visti come extraterrestri per i numeri record che hanno regalato al mondo del calcio. Una leggenda già affermata e uno destinato a diventarlo presto.
Karim Benzema ed Erling Haaland. Real Madrid e Manchester City, due rette parallele che si incrociano, come ormai abitudine, in semifinale di Champions League.
Solo un pari all’andata: in ombra Benzema e Haaland
Blancos e Citizens sono a mani basse le due squadre attualmente più in forma in Europa e verosimilmente anche oltre. Il destino è stato beffardo in tal senso a costringerle a sfidarsi in semifinale, proprio come lo scorso anno. Le analogie non mancano certamente con la scorsa stagione ma i cambiamenti risultano senz’altro più incisivi soprattutto sul fronte City. Il primo round del doppio confronto che si è disputato appena una settimana fa si è concluso su un pari (1-1) che non sintetizza lo spettacolo regalato dalle due formazioni. A decidere il passivo sono state le reti di Vinicius Junior e De Bruyne.
Insomma i due big attesissimi e pronosticati come i protagonisti assoluti non sono riusciti a incidere il proprio nome sul tabellino dei marcatori al Bernabeu, deludendo verosimilmente le aspettative di molti.
Tra esperienza e innovazione, obiettivo Istanbul
I giochi rimangono apertissimi per la sfida di domani sera all’Eithad Stadium, in cui le squadre guidate da Guardiola e Ancelotti si giocano definitivamente il pass per la finale di Istanbul. Nessun dubbio, lo spettacolo è assicurato in una gara da dentro o fuori in cui il pallone d’oro, Karim Benzema mostrerà in campo l’esperienza, requisito fondamentale in match di questo calibro. D’altronde non è nuovo a occasioni del genere, riavvolgendo il nastro ad appena un anno fa il francese si è reso protagonista in solitaria nella massima competizione europea. La Champions League ottenuta dal Real Madrid porta in gran parte la sua firma grazie alle quindici reti messe a segno. Niente per niente. Benzema per i Blancos e i Blancos per Benzema un gioco reciproco che ha portato l’atleta al riconoscimento più ambito: il pallone d’oro.
Passaggio di testimone, un’eredità che guarda al futuro
Occhio lungo e analisi che nutre grande favore quella di chi vede nella sfida di domani sera un ipotetico passaggio di testimone. Erling Haaland ha già stabilito numerosi record, ultimo in ordine temporale quello come miglior giocatore per reti messe a segno in una sola stagione di Premier (attualmente 36 a stagione in corso). Il passaggio del turno e quindi la finale di Istanbul aprirebbe di diritto le porte dell’Olimpo del calcio al giovanissimo norvegese. Un’eredità che non è figlia del tempo, perché è bene sottolineare che Benzema non conosce scadenza, ma che guarda e si focalizza al futuro adesso perfettamente personificato nel biondo dei Citizens.