La storia è dalla sua parte, lo Special One arrivato nella fase calda delle competizioni europee diventa impeccabile e lo ha dimostrato anche con la sua Roma. Il primo atto della semifinale di Europa League se lo aggiudicano i giallorossi imponendosi di misura sul Bayer Leverkusen. Maturità e consapevolezza sono stati i fattori determinanti che hanno portato a incoronare un classe 2002 uomo partita. È Edoardo Bove che con la rete firmata al 63’ diventa il giocatore della Roma più giovane ad aver segnato in una semifinale europea. Poi c’è l’esperienza di Cristante, il muro dei capitolini, che a 2’ dal 90’ salva sulla linea e sigilla l’1-0 finale.
Un solo gol di scarto però non mette in totale sicurezza il passaggio in finale, per cui tra appena una settimana in Germania ci si giocherà il tutto per tutto.
Mourinho alle strette, ma la Roma non molla e vince all’Olimpico
Bella Roma, ma è inutile arrampicarsi sugli specchi. I capitolini sono in emergenza ormai da settimane e Mourinho è alle strette con una rosa decimata, sul verde dell’Olimpico fiducia ai giovani non si può fare altrimenti. Eppure non c’è da ridire, le seconde linee dei giallorossi hanno retto bene in un match del tutto equilibrato contro la formazione di Xabi Alonso. L’ex allievo dei tempi del Real che diventa collega, il terzo incontrato quest’anno da Mou dopo gli ex Inter Thiago Motta e Stankovic, il terzo che non passa contro il proprio maestro.
Edoardo Bove, la fiducia di Mou e la standing ovation
20 anni e 360 giorni, per la sfida di Leverkusen Edoardo Bove sarà già ventunenne, ma intanto si gode l’ultima standing ovation all’Olimpico poco prima del suo compleanno.
Nato a Roma e cresciuto tra le fila del vivaio giovanile di Trigoria, con dedizione e sacrificio ha catturato l’attenzione dello Special One che lo porta con se anche in Europa e nella notte più importante fino ad adesso insacca la sua prima rete in coppa.
Bove viene richiamato in panchina a un quarto d’ora dalla fine, al suo posto dentro Wijnaldum. Anche Dybala è disponile a mezzo servizio e la Roma non riesce a concludere con un parziale più decisivo in vista del ritorno.
Il Bayer non ha creato tanto, ma ha saputo ben contenere i capitolini. I tedeschi hanno le idee chiare, a Leverkusen sarà ancora tutto in ballo e il pass per la finale di Budapest del prossimo 31 maggio è ambitissimo.