Un inizio di Mondiale davvero da protagonista per Fernando Alonso. Al termine del GP di Miami, il pilota spagnolo ha rilasciato una dichiarazione importante
Quando hai talento e sei un fuoriclasse assoluto nella tua disciplina, l’età non conta, oppure influisce fino a un certo punto. E’ il caso lampante di Fernando Alonso. A 41 anni, il pilota iberico si è concesso un’altra chance in Formula 1 e non sta certo deludendo le attese.
In pochi alla vigilia del Mondiale avrebbero immaginato che tra i rivali più competitivi della Red Bull (ovviamente con le dovute proporzioni, considerato lo strapotere del team anglo-austriaco) ci potesse essere anche l’Aston Martin.
Dopo una stagione, quella scorsa, alquanto deludente coincisa anche con il ritiro di Sebastian Vettel dalla Formula 1, l’Aston Martin ha trovato un posto stabile nelle prime posizioni. Merito di Fernando Alonso andato a podio in quattro delle cinque Gare fin qui disputate. Se si esclude il sesto posto ottenuto a Baku, lo spagnolo per quattro volte è arrivato in terza posizione in Bahrain, Australia, Arabia Saudita e Miami, vincendo, di fatto il Gran Premio degli “altri” alle spalle di Verstappen e Perez.
Fernando Alonso non le manda a dire: che critica alla F1
Fernando Alonso è un veterano del Mondiale di Formula 1. Da vent’anni, pur con qualche stagione di pausa, gareggia nella specialità regina del motorsport ed ha assistito, nel corso della sua carriera, ai tanti cambiamenti regolamentari e di programmazione che l’hanno interessata.
Impensabile (o quasi) a inizio millennio, quando Alonso trionfava in due campionati del mondo con la Renault, che il Circus della F1 potesse gareggiare in una località come Miami. Tra vip in massa presenti nel paddock, scenografie artefatte lungo il tracciato e prezzi dei biglietti elevatissimi, nel GP più glamour del Mondiale si è assistito anche ad un’altra novità in linea con lo showtime tipico degli eventi americani.
Prima della Gara, i piloti sono stati presentati ad uno ad uno sulla griglia di partenza, in una sorta di remake di quanto avviene nelle partite di NBA. Una concessione agli spettatori americani che non è affatto piaciuta ad Alonso, il quale, come suo solito, ha espresso chiaramente il suo pensiero.
“Non sono affatto un fan di questo genere di cose – si legge nelle dichiarazioni riportate da FormulaPassion – prima delle gara, nel mezzo della preparazione con gli ingegneri in pista e della riunione strategica.” Al contempo, oltre a esprimere la sua contrarietà, Alonso ha fatto un’altra riflessione: “Se dobbiamo farle queste cose devono essere fatte ovunque. I tifosi di Miami non sono migliori di altri e tutti devono avere le stesse regole.”