Nonostante la quarta vittoria su quattro gran premi disputati della Red Bull sembra emergere qualche segnale di ripresa da parte della Ferrari
Anche il Gran Premio dell’Azerbaijan ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, quanto già fosse noto a tutti e cioè che in questa stagione tifosi e appassionati di Formula 1 sono destinati ad assistere al monologo di una Red Bull che intende lasciare a malapena le briciole alla presunta concorrenza. Con un importante elemento di novità: mentre nel 2022 il titolo mondiale vide il solo Max Verstappen indossare i panni del dominatore, in questo 2023 il pilota olandese campione del mondo in carica dovrà guardarsi dal suo compagno di squadra, il messicano Sergio Perez.
Il quale non sembra affatto intenzionato a lasciare strada al campione in carica, come dimostra l’andamento della gara disputatasi sul circuito di Baku dove Perez ha conquistato il successo con disarmante autorevolezza. E dunque la lotta per la conquista del mondiale piloti rischia di ridursi a un duello in famiglia all’interno del team di Milton Keynes. Con le altre scuderie a fare da spettatrici inermi e impotenti al cospetto di una tale schiacciante superiorità.
La classifica del mondiale del resto racconta molto più di tante parole: Verstappen guida con 93 punti davanti a Perez secondo con 87. Al terzo posto l’immarcescibile Fernando Alonso che ha conquistato finora 60 punti. Di fatto non ce n’è per nessuno, neanche per una Ferrari che proprio a Baku ha mandato importanti segnali di risveglio. La pole position di Charles Leclerc con successivo terzo posto in gara se non altro rappresentano una corroborante boccata d’ossigeno.
Allarme Verstappen: la Ferrari sogna in grande. I tifosi restano a bocca aperta
Segnali di ripresa che sembrano destare qualche preoccupazione proprio in casa Red Bull. E’ il grande vecchio del team austriaco, il consulente Helmut Marko, a sottolineare la crescita delle Rosse evidenziatasi soprattutto nel finale di gara: “Leclerc ha girato sugli stessi tempi di Perez e questo ci preoccupa. Dobbiamo lavorare ancora tanto per impedire agli altri di avvicinarsi a noi”.
Molto probabilmente alla base di una dichiarazione del genere ci sono la voglia di non abbassare la guardia e l’intenzione di stimolare Verstappen e Perez avvertendoli di non dare nulla per scontato. Perchè in fondo nel mondo dello sport basta veramente poco per stravolgere equilibri che sembrano iper consolidati. Ma ad oggi immaginare che la Red Bull possa perdere in un colpo solo l’enorme superiorità acquisita in questi due anni è come vivere dentro un film di fantascienza.