Un conto alla rovescia iniziato mesi fa che adesso giunge alle battute finali, Napoli è pronta a festeggiare il terzo scudetto della sua storia, adesso vicinissimo. Agli azzurri è bastata una sola rete per imporsi sulla Juventus e ottenere tre punti d’oro che portano la squadra di Spalletti ad un passo dal traguardo.
La conquista matematica del tricolore potrebbe arrivare già la prossima settimana qualora i partenopei vincessero contro la Salernitana e la Lazio non andasse oltre il pari con l’Inter.
Dopo la vittoria sulla Juventus inizia la festa
Allo Stadium tra Juventus e Napoli regna l’equilibrio, poi un finale concitatissimo assegna la vittoria agli azzurri grazie alla rete di Raspadori arrivata in pieno recupero. Via alle danze. Inizia la festa, o meglio solo un piccolo assaggio di quella sarà organizzata alle pendici del Vesuvio quando arriverà l’ufficialità. Al triplice fischio il primo a correre sotto il settore ospiti a Torino è stato l’uomo più determinante dell’intero campionato, Victor Osimhen. Il nigeriano incita con le mani al cielo i tifosi azzurri presenti, chiama a raduno i compagni e improvvisa un balletto che sprigiona tutta la gioia del momento.
L’entusiasmo è palpabile, allo Stadium così come a Napoli. Mentre gli uomini di Spalletti intonano cori nella pancia dello stadio di Torino, in città i tifosi azzurri si danno appuntamento all’aeroporto Capodichino per accogliere la squadra al rientro.
All’arrivo degli azzurri sono stati circa dieci mila i sostenitori presenti che hanno dato ufficialmente il via ai festeggiamenti per lo scudetto. La squadra, arrivata in piena notte, è stata accolta da un popolo festante che tra cori, fumogeni e bandiere ha coinvolto anche i giocatori dall’interno del pullman societario. Sul tetto del bus sono comparsi Osimhen e Kvaratskhelia, quest’ultimo con in testa un emblematico cappello tricolore. Capitan Di Lorenzo con il megafono in mano si è improvvisato ultras, mentre Anguissa ha sfoggiato una parrucca azzurra. Insomma, a Napoli la festa è iniziata, dopo aver espugnato lo Stadium la gioia per i partenopei è incontenibile, si aspetta la matematica, il terzo scudetto è ormai certezza.
Il segreto di questo Napoli? Spalletti non lo svelerà
Il segreto per una cavalcata verso il successo così sicura e inarrestabile Spalletti non lo svelerà neanche con il trofeo in mano a fine stagione. Il perché è facilmente deducibile, l’obiettivo senza troppi giri di parole è dare continuità nel tempo a quanto fatto quest’anno. Possiamo però provare a indovinare quali siano state le armi vincenti per gli azzurri. In primo luogo la mentalità, complice su tutti il condottiero Spalletti, il focus mentale è sempre stato chiaro sin da inizio stagione. Si scende in campo con un unico obiettivo, mai inferiore ai tre punti. Poi la qualità dei singoli che inserita in un ambiente di gruppo sano e coeso riesce a fare la differenza davanti a qualsiasi corazzata. Il Napoli vince le sfide con la testa prima ancora che col fisico e questo ad oggi, a sette giornate dal termine del campionato appare come un dato di fatto.