Era tutta una questione di cuore e si sa che in questi casi Roma e la Roma si mobilitano sempre. La squadra di Mourinho approda in semifinale di Europa League e completa il quadro delle cinque italiane protagoniste nelle diverse competizioni UEFA. 120’ minuti a dir poco intensi, tra Roma e Feyenoord c’erano troppi conti in sospeso, ma la notte dell’Olimpico ha definitivamente messo un punto con un 4-1 che spedisce i giallorossi al penultimo atto contro il Bayer Leverkusen.
Mou fa sempre la differenza
È una gran bella Roma quella di ieri all’Olimpico, che rispecchia perfettamente l’ottima condizione degli uomini di Mou. Il merito più grande va senza nascondersi dietro a un dito proprio allo Special One. Capace, come sempre dimostra di far lottare con le unghie e con i denti la propria squadra e portare a termine delle prestazioni di squadra impeccabili, nate perennemente dalle capacità dei singoli. Un poker che vede quattro protagonisti andare in gol, ma i restanti 7 essere determinanti. Tra tutti Matic, stratosferico e tuttocampista che ha tenuto le redini del gioco dominando in lungo e in largo.
La Roma toglie il fiato all’Olimpico intero, la semifinale arriva ai supplementari
Gli olandesi partono dal vantaggio ottenuto in casa nella gara d’andata, una vittoria di misura (1-0) che è apparsa pesantissima per i capitolini. La Roma sa ciò che vuole, ma Mou decide di non far rischiare il suo gioiello Dybala e lo lascia in panchina. I giallorossi mostrano le proprie intenzioni immediatamente dopo il fischio d’inizio. Si pressa alto e si spinge in avanti, i primi affondi sono tutti dei padroni di casa. Poi il ritmo cala e anche il Feyenoord entra in partita con due occasione che fanno tremare l’Olimpico. Sugli spalti non c’è un seggiolino vuoto, anche il settore ospiti per l’occasione si è colorato di giallorosso. In campo la responsabilità per i capitolini è tanta e questo i giocatori lo sanno bene. La prima frazione di gioco termina a reti inviolate e la tensione sale. Nella ripresa bisogna necessariamente trovare la via del gol, la Roma cresce e alza il ritmo, la rete arriva solo al 60’. Fallo laterale per i capitolini, Spinazzola è marcato stretto ma grazie a un errore difensivo degli olandesi riesce comunque a tirare e complice anche una deviazione trova l’1-0 che ristabilisce il pari con l’andata. Il Feyenoord non ha intenzione di tirarsi indietro e al 79’ Paixao insacca in rete la sfera per l’1-1 che potrebbe valere il passaggio del turno. Il gol degli olandesi è una doccia fredda per l’Olimpico intero, ma all’ultimo giro d’orologio salva tutto Paulo Dybala (subentrato in campo al 26’ della ripresa) con un gol da rivedere in loop che vale i supplementari.
All’extratime è tutta una questione di testa e cuore
Di serate come questa Mourinho è esperto e non perde mai l’occasione di dimostrarlo, prima dei supplementari parla alla squadra, impiega quasi dieci minuti con i giocatori che lo circondano a parlare con loro: “Dobbiamo dare tutto ora”. Il concetto è chiaro e i giallorossi hanno l’adrenalina a mille. Si ricomincia ed è subito Roma, El Shaarawy mette a segno il tris nel primo quarto d’ora. Nel secondo tempo a chiudere i giochi ci pensa il capitano, Pellegrini fa il poker e il Var convalida dopo un check per presunto fuorigioco.
La Roma vola in semifinale dove ad attenderla ci sarà il Leverkusen in un doppio confronto che vale una pagina di storia.