Maestosa e irrefrenabile, la Fiorentina a passo svelto ipoteca la semifinale di Conference League imponendosi per 1-4 in casa del Lech Poznan. Non c’è gara, la Viola è l’unica protagonista in campo. Il vantaggio arriva dopo appena tre minuti a firma di Cabral. Poi Nico Gonzalez, Bonaventura e Ikone portano a casa il primo atto del doppio confronto che non lascia grandi varchi per i polacchi.
Si tratta del tredicesimo risultato utile di fila per gli uomini di Vincenzo Italiano. Un perentorio poker che annienta le speranze della squadra di casa e fa mettere un piede in semifinale alla Fiorentina che verosimilmente incontrerà la vincente tra Basilea e Nizza (la gara di andata è terminata 2-2).
I polacchi del Lech Poznan non impensieriscono mai la Fiorentina
La Fiorentina mai doma, ha da subito tenuto le redini del match impostando un gioco offensivo che ha portato a concretizzare già il primo affondo arrivato al 4’. È Nico Gonzalez a farsi promotore della prima occasione viola, con un sinistro che termina sul palo e becca Bednarek, sulla ribattuta insacca Cabral. La risposta dei polacchi non si fa attendere più di tanto, arriva al 20’ grazie al forte tiro di Valde che ristabilisce la parità e illude il pubblico di casa, molto caloroso. Al 40’ ecco il raddoppio con Nico Gonzalez che di testa beffa l’estremo difensore avversario. La ripresa è interamente di marca Fiorentina. Il Lech Poznan non impensierisce mai gli uomini di Italiano che siglano il tris con Bonaventura e infine calano il poker al 63’ con Ikone subentrato dalla panchina.
Semifinale quasi ipotecata
I viola non concedono una vittoria a chiunque si presenti al loro cospetto dallo scorso 12 febbraio. L’ultima sconfitta è arrivata infatti contro la Juventus in campionato.
Il largo successo conquistato in Polonia con un passivo pesante che offusca quasi la gara di ritorno al Franchi in programma giovedì prossimo, la Fiorentina non lascia dubbi vuole la semifinale e l’ha dimostrato in campo con una prestazione a dir poco soddisfacente che ha visto mettere in ombra i campioni di Polonia in carica.