Uno dei tennisti più importanti al mondo torna sui campi, per la gioia di tutti gli appassionati di questo sport che attendevano da tempo la notizia.
Dopo aver passato in carcere il periodo più duro della sua vita, sembra poter essere nuovamente protagonista con una trattativa che lo porterà direttamente a Wimbledon.
Lo chiamavano “Bum-bum” per i colpi decisamente esplosivi. In particolare, il curriculum di Boris Becker parla di un predestinato nel mondo del tennis: le vittorie dei trofei quando era ancora minorenne lo hanno portato sull’altare dei migliori al mondo.
Al grande talento però non è seguita una ferrea disciplina. Soprattutto, è stata molto discutibile una gestione finanziaria che lo ha portato ad avere grossi guai con la giustizia: ha subito una condanna a 30 mesi di carcere per aver nascosto dei beni, dopo esser stato dichiarato fallito, e inoltre ha trasferito illegalmente delle somme di denaro. Carcere per un campione e ora possibilità di redenzione.
Una nuova chance per Boris Becker: la situazione
Ha lottato ogni giorno per la sopravvivenza, dopotutto il carcere in Gran Bretagna non è di certo una passeggiata. Momenti duri, ma l’anticipo sulla fine della pena è stato davvero il sollievo. Arriva una nuova chance per uno dei campionissimi della storia del tennis, con gli amanti che sono in visibilio per lui e ancora riguardano i suoi dritti e rovesci che hanno fatto scuola. Boris Becker è pronto a ritornare in campo ma sotto un’altra pista, sta trattando con la BBC per tornare a Wimbledon come opinionista.
Un bel ritorno al passato per due motivi. Intanto, svolse questo ruolo analogo nel 2003 per l’emittente. E poi, principalmente, vinse la competizione quando aveva 17 anni ed era un giovane imberbe che fece però sognare tutto il mondo. Fu il più giovane vincitore di Wimbledon e si ripetette l’anno dopo, tanto per confermare che non era un fuoco di paglia, ma un campione già fatto e finito. 49 i titoli conquistati nel corso della sua carriera, numero 1 del ranking nell’anno 1991 e una percentuale di incontri vinti del 76%: una carriera dorata con la racchetta in mano, più agitata decisamente una volta ritiratosi.
Gli sportivi rimpiangono il Boris Becker dei bei tempi, ma anche l’abile allenatore che ebbe in mano Djokovic dal 2013 al 2016. Col microfono in mano avrà il compito di spiegare l’evoluzione del torneo ma anche ciò che provano i protagonisti di una competizione che si prospetta tra le più dure tra quelle stagionali.