Un finale che offusca il poco bel calcio visto nei 90’ non era certamente quello di cui l’Italia aveva bisogno. La gara d’andata di semifinale di Coppa Italia Juventus-Inter è terminata in parità su un risicato 1-1. Ma a dodici ore dal triplice fischio si parla solo del post partita. Il Derby d’Italia, come più volte ribadito, non è mai una sfida come le altre per la tensione e la competitività che si respira, ma il tutto non può e non deve diventare un alibi che giustifichi quanto visto allo Stadium tra cori razzisti e rappresaglie tra le due compagini.
Poche emozioni in campo, Derby d’Italia con un finale da dimenticare
Una partita priva di emozioni sul fronte tecnico che finisce su un oggettivamente corretto pareggio. Più Juventus che Inter nella prima frazione di gioco, ma poi gli uomini di Inzaghi entrano in partita e tentano di riscattare le ultime uscite deficitarie. Il match si accende davvero solo a pochi istanti dallo scadere grazie alla rete di Cuadrado e alla risposta dagli undici metri di Lukaku.
Gli ultimi infuocati minuti non fanno certamente onore al mondo del calcio. L’inferno in campo inizia con il rigore. Lukaku si presenta davanti a Perin, dietro l’estremo difensore la curva bianconera intona cori razzisti indirizzati al belga. Il centravanti dell’Inter, segna ed esulta come ha già fatto in passato mano destra in fronte e dito davanti la bocca quasi a zittire i cori razzisti. Cuadrado verosimilmente fraintende e reagisce, da li in poi il caos. Per il belga arriva il secondo giallo ed è costretto a lasciare il campo, ammonito anche Cuadrado che diffidato salterà il ritorno. Arriva il triplice fischio ma non placa gli animi, anzi. Parapiglia in campo, interviene Handanovic ancora al fronte del colombiano che fatica a placarsi, il direttore di gara la risolve con due cartellini rossi. Uno spettacolo poco degno per due squadre del calibro di Juve e Inter.
Tornando al campo, invece, il pari rimediato nel primo atto della doppia sfida lascia apertissime tutte le strade verso la qualificazione in finale, il tutto si deciderà quindi il prossimo 26 aprile a San Siro.
Il comunicato della Lega Serie A
L’intervento della Lega Serie A non si fa attendere, già in mattinata è stato diramato un comunicato che condanna quanto accaduto allo Stadium nel Derby d’Italia.
“La Lega Serie A condanna con fermezza ogni episodio di razzismo e ogni forma di discriminazione. Pochi personaggi presenti sugli spalti non possono rovinare lo spettacolo del calcio e non rappresentano il pensiero di tutti i tifosi e appassionati allo stadio, che per fortuna condividono i valori più alti dello sport. Le Società di A, come sempre hanno fatto, sapranno individuare i colpevoli, escludendoli a vita dai propri impianti. La campagna “Keep Racism Out” e l’accordo siglato due settimane fa con UNAR sono passi concreti di impegno in questa battaglia, lunga e incessante, che porterà al risultato fissato senza indugi: fuori i razzisti e i loro insulti dagli stadi”.