Il campione svizzero Roger Federer, ha fatto ritorno a Roma per una gradita sorpresa di compleanno a sua moglie Mirka che si è commossa
Roger Federer è tornato a Roma. Purtroppo, come avrebbero sperato tutti gli appassionati di tennis, non per giocare gli Internazionali d’Italia, in programma dall’8 al 21 maggio al Foro Italico. Dopo aver dato l’addio alla racchetta nella commovente kermesse della Laver Cup, nel settembre 2022, lo svizzero non ha avuto ripensamenti sull’eventuale prosieguo della sua carriera. L’addio alle competizioni è stato dunque confermato coi fatti. Così come – e i recenti avvenimenti lo dimostrano – è stato ribadito però il suo amore per il nostro Paese e per l città di Roma.
In occasione del 45esimo compleanno della moglie Mirka infatti, Re Roger – assieme ai quattro figli avuti dal loro matrimonio e ad una coppia di amici – ha visitato la Capitale. Ma non è statauna visita ‘normale’. Dopo il suo appuntamento culinario fisso alla ‘Taverna Trilussa’, nel cuore di Trastevere, dove Roger ha cenato assieme alla sua compagnia, lo svizzero la mattina seguente ha predisposto una gradita sorpresa alla moglie. Chiedendo ed ottenendo una visita ai Musei Vaticani senza la presenza di altri visitatori. Una visita ‘privata’, dunque, con la famiglia accolta da Gianni Crea in persona, il clavigero che ogni giorno apre i rinomati Musei.
Federer, turismo ‘esclusivo’ nella Capitale
Secondo le indiscrezioni riportate da Supertennis.it, la sorpresa avrebbe commosso Mirka (ricordiamo la signora già emotivamente provata nel giorno dell’addio del marito a Londra) e soddisfatto Federer, che ha anche lasciato come ricordo una pallina da tennis autografata a Barbara Jatta, la direttrice dei Musei Vaticani. Sebbene manchi ancora molto allo start della kermesse tennistica romana, e quindiè improbabile che Federer possa soggiornare nella Capitale fino a metà maggio inoltrato, non è da escludere un’altra visita a sorpresa a Roma.
La sola presenza, sebbene in veste di spettatore, del fuoriclasse elvetico, manderebbe in visibilio il pubblico del Foro. Che per anni ha ammirato le gesta del campione senza però mai poterne applaudire il trionfo finale. L‘ATP Roma Masters 1000 è infatti uno dei pochi tornei che non ha visto primeggiare, nemmeno in un’occasione, Re Roger. La superficie della terra battuta, del resto, non era certo la sua preferita. La presenza di tanti conclamati specialisti non ha mai consentito all’otto volte campione di Wimbledon di vincere il torneo. La rivalità con Rafa Nadal e Novak Djokovic si è sviluppata anche tra le statue del suggestivo impianto romano, con lo spagnolo e il serbo che, quando opposti in finale allo svizzero, hanno sempre avuto la meglio.