Nazionale, occhi puntati sugli oriundi: nel mondo ci sono tanti “nuovi Retegui”

La convocazione in Nazionale di Mateo Retegui ha fatto divampare le polemiche in tutta Italia. La domanda che tutti si sono posti è quanto sia giusto convocare un giocatore che nel nostro Paese in realtà non ha mai messo piede. Tuttavia, il campo e la grinta con cui Retegui ha approcciato la maglia azzurra hanno spento il fuoco della discussione. Tuttavia, secondo le indiscrezioni e vista anche la direzione presa anche dal CT Nicolato con la chiamata di Bruno Zappelli del Belgrano, potrebbero esserci altri oriundi nel futuro della Nazionale.

NAZIONALE, GLI ORIUNDI GIÀ NEL GIRO AZZURRO

Le Nazionali minori, soprattutto negli ultimi anni, hanno sempre convocati oriundi provenienti soprattutto dal Sud America e dall’Argentina in particolare. Un esempio famoso è quello di Christian Battocchio, rosarino che tra il 2011 e il 2015 ha fatto parte delle Nazionali under 20 e 21 allenate da Gigi Di Biagio.
In questo momento under 18 e 19 italiane fanno affidamento su due talenti italiani per ius sanguinis: Fabio Chiarodia e Vincenzo Onofrietti. Chiarodia è un difensore centrale nato in Germania e cresciuto calcisticamente nel Werder Brema. Classe 2005, ha un grande talento e l’Italia ha chiamato in Nazionale fin dal 2019 in under 15 ed ora gioca già in under 19. Chiarodia ha già esordito nel Werder Brema in prima squadra e c’è tanta attesa per lui. L’altro è Vincenzo Onofrietti, altro giocatore del 2005, nato in Germania e cresciuto calcisticamente nel Borussia Dortmund. Si tratta di un esterno destro di centrocampo, anche lui di grande talento, che l’Italia non si vuole far sfuggire.
In passato tra i 2005, c’è stato anche il trequartista dell’Inter Valentin Carboni, che però è stato convinto con una chiamata nella Nazionale maggiore dell’Argentina a cambiare idea e scegliere l’Albiceleste.

I FUTURI ORIUNDI DELLA NAZIONALE

La lista di coloro che hanno già usufruito o potranno usufruire dello ius sanguinis per acquisire il passaporto italiano è lunghissima. Tra i più interessanti, immediatamente convocabili vista l’età ci sono: Nicolas Capaldo del Salisburgo, Carlos Augusto del Monza e Facundo Buonanotte del Brighton.
Capaldo, centrocampista argentino classe 1998 con passaporto italiano, è cresciuto nel Boca Juniors e in passato ha giocato anche con la maglia dell’Albiceleste under 23. Ultimamente non è mai stato preso in considerazione da Scaloni e per via della buona seconda stagione in Austria sarebbe finito nel mirino di Mancini.
Carlos Augusto, invece, lo conosciamo molto bene. Brasiliano di origine italiana, è arrivato a Monza nel 2020, l’esterno sinistro si sta facendo notare per il suo mancino educatissimo e per la capacità di chiudere l’azione inserendosi da quinto di centrocampo. Il suo ruolo presenta già ottimi prospetti come Udogie e Parisi, ma non possiamo escludere che possa diventare utile alla causa.
L’ultimo è Facundo Buonanotte. Classe 2004, ancora giovanissimo, è un trequartista di grande talento. A gennaio, il Brighton ha sborsato 6 milioni di euro per portarlo in Inghilterra dal Rosario Centrale. Nonostante 6 presenze e una rete in under 20 Argentina è ancora convocabile per Roberto Mancini, non avendo ancora debuttato in Nazionale maggiore.

PRESTIANNI, IL DIAMANTE ORIUNDO

Se finora abbiamo parlato di ciò che c’è già e ciò che potrebbe essere già eleggibile anche come esperienza per la Nazionale maggiore, con Gianluca Prestianni andremmo a pescare tra i diamanti grezzi più preziosi del calcio argentino. Classe 2006, cresciuto nel Velez Sarsfield, il Pibe Prestianni è un’ala destra di talento purissimo dotata di dribbling e visione. Possiede già il passaporto italiano e potrebbe presto essere al centro di una lotta tra la FIGC e l’AFA. Ha già debuttato nella prima squadra del Velez trovando anche il primo bellissimo gol (qui sotto il video) e in Nazionale under 17.

Ma la lista è sterminata e presto potremmo nuove polemiche per l’arrivo in Nazionale di nuovi oriundi potrebbero facilmente divampare.

 

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