Il Covid-19 ha colpito la popolazione mondiale ed ora si sta, con la dovuta cautela, tornando alla normalità tenendo sempre alta la soglia di attenzione.
Chi ha contratto il coronavirus però rischia di portare dietro degli strascichi, in particolare chi è un atleta. Secondo uno studio portato avanti dai medici della Serie A, sarebbe più alta la probabilità di contrarre infortuni se si ha avuto il Covid-19.
Un atleta che ha contratto il Covid-19 in maniera non asintomatica ha più probabilità di avere lesioni muscolari vedendo più lunghi i tempi di recupero. Questo è il risultato di uno studio portato avanti dai medici della Serie A (15 su 20) che hanno analizzato i dati della prima stagione completa dopo la pandemia. Il risultato mostra che i calciatori che hanno avuto il Covid-19 in maniera ‘grave’ hanno poi riportato maggiori lesioni muscolari. La Federazione Italiana Medicina dello Sport ha promosso questa ricerca che ha mostrato come sia aumentato del 36% il rischio di infortuni per i giocatori che hanno avuto il coronavirus ad un alto livello di infezione.
Il Covid-19 aumenta il rischio di infortuni: uno studio lo dimostra
L’analisi è stata portata avanti su un campione di 433 atleti dimostrando come anche i tempi di recupero degli stessi si siano allungati dopo aver contratto il Covid-19. In molti infatti hanno avuto bisogno di una cura farmacologica per riprendersi a pieno dal proprio periodo di stop, allungando di fatto il tempo in cui sono stati lontani dal campo di gioco.
Un altro dato che è stato preso in considerazione è quello dell’isolamento. L’essere stati totalmente chiusi in casa per 14 giorni nel 2020 ha complicato la situazione per gli atleti abituati a ben altro stile di vita. Non aver potuto tenere delle sessioni di allenamento avrebbe infatti aumentato sensibilmente il rischio di infortuni successivi. Il Covid-19 è un virus che colpisce in particolare cuore e vie respiratorie. L’ipotesi portata avanti dallo studio è che i muscoli non riescano ad assorbire il giusto ossigeno in caso di infezione, aumentando il rischio di lesione.
Chi ha lavorato a questa ricerca ha infatti dimostrato come una sosta superiore alle due settimane dagli allenamenti vada ad indebolire i tendini del ginocchio. Un problema che porta poi alla necessità di un periodo di nuovo allenamento degli stessi prima di riprendere l’attività agonistica. Quando però fu deciso di riprendere le attività sportive le squadre hanno chiesto ai propri atleti di tornare subito a disposizione andando quindi a mettere sotto sollecitazione i tendini dei calciatori.