Djokovic, batosta clamorosa: il gran rifiuto stravolge i piani del numero uno. Decisione inattesa nei confronti del fuoriclasse serbo
Dopo un periodo di appannamento, forse inevitabile per un atleta sì straordinario ma che da qualche mese ha raggiunto la soglia dei trentacinque anni, Novak Djokovic in questo inizio di 2023 ha riconquistato alla grande la prima posizione nel Ranking ATP, conquistando con gli Australian Open il ventiduesimo torneo del Grande Slam della sua strepitosa carriera. Ventidue, due in più di Roger Federer e sullo stesso piano di Rafa Nadal. Ma c’è qualcosa che rischia di impedire al fuoriclasse serbo di andare a caccia di altri prestigiosi successi.
Dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19 e lo stop imposto a tutte le manifestazioni sportive, gradi o piccole che fossero, con l’arrivo della campagna di vaccinazione le autorità sanitarie e politiche hanno concesso il via libera alla ripresa degli eventi agonistici, a patto che gli atleti che vi prendevano parte fossero tutti vaccinati. Ora, a distanza di due anni dall’arrivo della pandemia, quasi tutti i Paesi hanno tolto l’obbligo vaccinale agli atleti.
Tra le nazioni che invece continuano a vietare l’ingresso a chi non si è sottoposto alla somministrazione dei vaccini anti-Covid c’è forse la principale super potenza presente sullo scacchiere internazionale, gli Stati Uniti d’America. Il governo federale ha deciso per proseguire con la linea dura, senza alcuna eccezione. Ed è per questo che Novak Djokovic non potrà prendere parte al prossimo torneo in programma, uno dei più importanti del circuito internazionale dopo i quattro del Grande Slam.
Djokovic, che batosta: niente Indian Wells per il numero uno del Ranking
E così il numero uno del mondo non potrà giocare il prossimo torneo Masters 1000 di Indian Wells: non essendo vaccinato contro il Covid non può entrare negli Stati Uniti. E’ stato lo stesso torneo ad annunciare il forfait del campione serbo sui suoi canali social. Il torneo avrà inizio mercoledì all’Indian Wells Tennis Garden e durerà fino al 19 marzo. Un senatore americano, Rick Scott, ha dichiarato su Twitter che la commissione medica ha rifiutato la richiesta di deroga al vaccino di Djokovic, che gli avrebbe permesso di giocare sia a Indian Wells che a Miami, dal 19 marzo al 2 aprile.
Gli Stati Uniti hanno esteso fino all’11 maggio l’obbligo di vaccinazione per chi viene dall’estero e dunque il posto di Djokovic nel tabellone principale di Indian Wells è stato preso dal tennista georgiano Nikoloz Basilashvili. Djokovic ha già pagato a caro prezzo la scelta di non sottoporsi al vaccino nel 2022 quando a pochi giorni dall’inizio degli Australian Open è stato espulso dal paese al termine di una lunga battaglia legale.
Dopo aver vinto Wimbledon, l’anno scorso il numero 1 del mondo non ha potuto partecipare agli Open degli Stati Uniti per lo stesso motivo. Tornato in Australia a gennaio, il campione belgradese ha vinto gli Australian Open 2023, conquistando il ventiduesimo titolo di singolare del Grande Slam. La scorsa settimana ha portato a 20 la sua striscia di vittorie a Dubai, prima di perdere venerdì contro Daniil Medvedev in semifinale.