Hamilton, esordio da incubo: l’annuncio sul futuro è una doccia fredda. Il fuoriclasse inglese è arrivato solo quinto nel Gran Premio del Bahrain
Peggio di così non poteva iniziare. La nuova stagione di Formula 1 parte esattamente com’era terminata quella precedente, con il dominio incontrastato delle due Red Bull: nel Gran Premio del Bahrain, sul circuito del Sakhir, ha trionfato il campione del mondo in carica Max Verstappen che sul traguardo ha preceduto il compagno di squadra, Sergio Perez. Gli altri team non hanno potuto far altro che assistere impotenti allo strapotere della scuderia di Milton Keynes. La Ferrari, sotto shock per il ritiro di Leclerc e la stessa Mercedes, che ha visto Lewis Hamilton arrivare al 5/o e George Russel al 7/o posto.
I tempi in cui i due team di Brackley e Maranello furoreggiavano lasciando le briciole agli avversari sembrano appartenere a un passato sempre più remoto. Oggi Mercedes e Ferrari si trovano affiancate, in un angolo, a leccarsi le ferite mentre la Red Bull domina agevolmente e la rivelazione Aston Martin si propone come il nuovo che avanza grazie soprattutto al più anziano pilota in pista: Fernando Alonso.
Esattamente come le rosse, le Frecce d’Argento in Bahrain hanno toccato con mano quanto dura sia la realtà del momento. Nel finale di gara, dopo essere stato sopravanzato proprio da Alonso, Lewis Hamilton ha provato perlomeno a mettere nel mirino l’unica Ferrari rimasta in pista, quella di Carlos Sainz, ma non è stato possibile per il sette volte iridato portare un concreto attacco al pilota spagnolo.
Hamilton, un vero disastro: Mercedes al palo, anche dietro l’Aston Martin
Se ad Hamilton è andata male, ancora peggio è andata a George Russell, solo settimo sotto la bandiera a scacchi alle spalle anche di un Lance Stroll infortunato ma mai domo. Nelle tradizionali interviste del dopo gara è toccato dunque al team principal Toto Wolff spiegare il momento vissuto dal team anglo-tedesco e, come sempre, il manager austriaco non ha voluto nascondersi dietro a un dito.
Intervistato da Sky Sports F1 UK il boss del muretto della Mercedes ha ammesso senza troppi giri di parole il brutto momento della scuderia, riconoscendo come “non ci sia una singola cosa positiva che possiamo prendere da questa gara”. Se in Ferrari a lasciare basiti è stata ancora una volta la precaria affidabilità, infatti, quello che stupisce del team di Brackley è l’inferiorità abbastanza evidente dimostrata al cospetto di un team che è cliente della Mercedes per quanto riguarda la power unit e non solo.
“L’Aston Martin ha la seconda vettura più veloce” ha sentenziato Toto Wolff. E di sfidare Max Verstappen, ovviamente, non è neanche il caso di parlarne: “La Red Bull è su un altro pianeta”, l’amaro e quasi rassegnato commento del dirigente viennese. “Ci manca il ritmo. I piloti devono spingere e questo danneggia le gomme. Quello di oggi è stato un vero campanello d’allarme per noi”, ha concluso Wolff.
Con il rischio più che concreto, rispetto al 2022, di vedere messo seriamente a repentaglio anche il piazzamento sul podio del mondiale costruttori, che alla vigilia dei test di una settimana fa era dato per scontato.