Tutti in discussione, nessuno escluso. Il momento in casa Inter è delicato ed in previsione del futuro pochi sono sicuri del posto. Nel concetto di programmazione in vista anche della prossima stagione, i risultati diventano fondamentali ed il raggiungimento di determinati traguardi sarà decisivo per addii o conferme. Quadro chiaro. La discontinuità è diventata una costante e l’allarme è stato già lanciato da tempo. Iniziando dall’allenatore per poi proseguire ad un organico che, con ogni probabilità, subirà delle profonde modifiche da giugno in poi. Si è passati dall’esaltazione per la vittoria di Champions al crollo con la sconfitta a Bologna. La corsa per i primi quattro posti della classifica è sempre più agguerrita e il solo pensiero di un’Inter fuori da quel contesto mette paura all’ambiente. C’è comunque la gara di ritorno con il Porto che diventa lo snodo cruciale ed un eventuale exploit europeo potrebbe salvare una stagione che, ad oggi, ha ancora troppe incognite. Intanto il campionato propone la sfida con il Lecce, di certo un avversario non semplice in questo particolare momento in cui i nerazzurri sono chiamati a dare risposte per il presente e soprattutto il futuro.