Michael Schumacher, l’addio è ormai ufficiale: tifosi increduli. Continuano ad arrivare notizie che riguardano l’ex pilota tedesco
E’ stato un lungo, straordinario e memorabile sodalizio. Un rapporto di ampio respiro, in primis professionale ma trasformatosi nel corso del tempo in una solida e spettacolare amicizia. Un legame dei cui frutti ha goduto soprattutto la Ferrari che grazie alla loro unica e magica intesa impose la propria egemonia sul mondiale di Formula 1 dal 2000 al 2004. Cinque anni consecutivi, un lustro in cui il colore rosso ha maramaldeggiato vincendo cinque titoli piloti e altrettanti tra i costruttori. I due principali artefici di quella egemonia furono Michael Schumacher e Jean Todt.
Il manager francese nel ruolo di grande capo del muretto, il pilota tedesco al volante della Ferrari crearono un legame davvero unico, frutto di un’intesa e di una stima reciproca forse senza uguali nel mondo dell’automobilismo. Insieme Schumacher e Todt hanno offerto il proprio decisivo contributo a rendere trionfali quelle stagioni in cui la scuderia di Maranello non aveva avversari. Ma l’amicizia tra i due è andata ben oltre la condivisione del lavoro in pista.
Nel corso degli anni il 77enne manager transalpino e il fuoriclasse di Kerpen sono rimasti in stretto contatto, fino alla tragedia di Capodanno del 2013, quando Schumacher rimase vittima del drammatico incidente sulle nevi di Meribel che lo ridusse in fin di vita. In quel frangente il percorso esistenziale di Schumi si spezzò all’improvviso, lasciando profonde e dolorose ferite anche nei suoi amici più cari.
Michael Schumacher, l’addio è ufficiale: Jean Todt ha deciso
Tra questi, ovviamente, Jean Todt che nel corso di questi lunghi drammatici nove anni è spesso andato a fargli visita in Svizzera, nella sua villa trasformata in una sorta di bunker. Non solo, lo stesso manager francese ha preso a cuore le vicende della famiglia di Schumi aiutando concretamente il figlio Mick a entrare nel Circus della Formula 1. Quello tra i due ex ferraristi si è confermato come un legame indissolubile capace di sopravvivere alla tragedia che ha colpito il sette volte campione del mondo.
Proprio per questa ragione ha colpito il gesto compiuto dall’ex team principal del Cavallino Rampante: Jean Todt, che nel corso degli ultimi anni ha ricoperto incarichi di prestigio, su tutti la presidenza della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, ha infatti venduto all’asta appena qualche mese fa la sua collezione di orologi preziosissimi, tra cui anche un esemplare dedicato a Michael Schumacher e ai suoi successi in pista.
Il manager transalpino di cui è arcinoto il rapporto strettissimo con il fuoriclasse di Kerpen, da questa vendita a dir poco straordinaria ha incassato la cifra considerevole di ben 31 milioni di euro. Si tratta di ben 111 orologi in tutto, messi all’asta dalla casa d’aste più famosa del mondo, la londinese Christie’s.
Difficile capire perchè Todt abbia deciso di privarsi di oggetti legati in qualche modo al suo grande amico Michael Schumacher. Difficile immaginare che lo abbia fatto per necessità o per bisogno di incassare denaro fresco. Di certo, è un’iniziativa che i tifosi ferraristi non hanno accolto con particolare entusiasmo.