Baldanzi, Miretti, Scalvini: i nuovi Azzurri crescono

Sono passate meno di 48 ore dalla sconfitta dell’Inter contro l’Empoli. Nella serata del Meazza ocè rimasto impresso negli occhi di tutti gli spettatori il talento giovanissimo del trequartista col numero 55 dell’Empoli che risponde al nome di Tommaso Baldanzi. Il giovane fantasista ha firmato il suo debutto a San Siro col gol vittoria e fa parte di una classe di giocatori italiani, il 2003, che sta facendo molto bene in Serie A. Con Baldanzi, infatti, ci sono anche Giorgio Scalvini e Fabio Miretti. Tutti e tre sono tenuti in grandissimi condizioni dai rispettivi allenatori e se per il giovane numero 20 della Juventus, la vita è più difficile nelle rotazioni del centrocampo, per l’empolese e l’atalantino il posto da titolare è ormai una sicurezza o quasi.

MANCINI E LA NAZIONALE

Roberto Mancini li osserva attentamente. Fabio Miretti e Giorgio Scalvini hanno già esordito in Nazionale, mentre per Baldanzi, convocato per lo stage di dicembre, ci sarà presto spazio Il CT ha parlato chiaramente della sua volontà di scavare nei vivai per migliorare la qualità della rosa degli Azzurri. I tecnici di Juventus, Atalanta ed Empoli però stanno aiutando il CT lanciando in pianta stabile in prima squadra questi talenti.

PERCORSO

È evidente quanto abbia influito il lavoro di questi ultimi anni nei settori giovanili. Scalvini, Miretti e Baldanzi, pur ricoprendo posizioni in molto diverse, sono tutti e tre calciatori tecnicamente educatissimi. Anche Scalvini, che di mestiere fa il difensore e possiede un fisico notevole. Al centrale bergamasco, Gasperini affida spesso l’impostazione della sua Atalanta. Nei mesi scorsi, il tecnico di Grugliasco, ne ha riadattato la posizione anche da mediano, in assenza di De Roon. Miretti e Baldanzi posseggono invece il talento, la tecnica e la rapidità di pensiero tipica dei brevilinei. Se Baldanzi con quattro reti all’attivo nella sua prima stagione in A, Miretti sta vivendo un periodo di assestamento. Dopo aver cominciato benissimo la sua avventura in prima squadra, il giovane bianconero sta cercando il suo personale equilibrio. Una fase nella quale inevitabilmente incappa in qualche errore di troppo.

FUTURO

Tutti e tre i giocatori sono evidentemente speranze per il futuro della Nazionale, e insieme potrebbero, chissà, anche rappresentare l’asse centrale degli Azzurri: difensore centrale, regista, trequartista. Nei prossimi sei mesi per tutti e tre continuerà sempre ad esserci spazio nei rispettivi club. Nonostante, le difficoltà sarà così anche per Miretti, per cui Allegri ha avuto parole di apprezzamento nel post-partita con l’Atalanta, nonostante il possibile 4-3 fallito: “Fabio è un ragazzo giovane con 30 partite nella Juventus. Come tutti i giovani ci sono momenti in cui vanno bene altri meno, bisogna trovare l’equilibrio. Normale che gli girino le scatole perché ha avuto tante occasioni. Fa parte della crescita di un giocatore del 2003″. Per lui, Scalvini e Baldanzi è quasi certo che si spalancheranno, prima a marzo e poi in giugno, le porte di Coverciano. Centro tecnico della Nazionale, di cui è diventato ospite abituale anche un altro 2003: Willy Gnonto, che sta ben figurando col Leeds in Premier League.

CONTRO IL MODELLO SPAGNOLO

D’altronde, è notizia di oggi che l’Italia di Roberto Mancini il prossimo giugno, nella semifinale della prossima UEFA Nations League, si ritroverà di fronte la Spagna del nuovo CT De La Fuente. Quale esempio migliore della Spagna per pensare, immaginare di lanciare i giovani? Un anno e mezzo fa, nella semifinale giocata a San Siro, sempre contro gli iberici, nella Spagna di Luis Enrique esordì dal primo minuto il talento del Barcellona Pablo Martín Páez Gavira, meglio noto come Gavi. In quell’occasione, Gavi giocò un’ottima partita. Contestualmente diventò il più giovane esordiente della storia della Nazionale spagnola con 17 e 2 mesi!
Anche per l’Italia è arrivato il momento di avere coraggio e far esordire anche i giovanissimi. Oggi, grazie al lavoro dei settori giovanili, ce ne sono già tanti pronti per fare il loro debutto in Nazionale. E altrettanti sono pronti per irrompere in Serie A e mostrarsi al mondo.
E tutto questo, mentre Nicolò Fagioli, classe 2001, prende acquisisce sempre più fiducia e consolida il suo posto da titolare nella Juventus.

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