Prezzo carburanti, pessime notizie: catastrofe in vista per gli automobilisti. Scatta l’allarme dei consumatori, benzina e diesel non si fermano più
Qualcuno aveva già anticipato quello che sarebbe potuto accadere nel mese di gennaio. In conseguenza dello stop al taglio delle accise deciso dal governo presieduto da Giorgia Meloni, il prezzo dei carburanti ha ripreso a correre con conseguenze a dir poco devastanti per tutti i cittadini che per lavoro o altre necessità sono obbligati a trascorrere parecchie ore alla guida. Che si tratti di automobilisti o di autotrasportatori, gli effetti del rialzo dei prezzi alla pompa sono catastrofici.
Il provvedimento dello stop al taglio delle accise ha fatto schizzare in alto il costo di benzina e diesel di almeno 20 centesimi in tutta Italia fin da subito. Il ‘regalo‘ di Capodanno che nessuno avrebbe voluto ricevere si è così materializzato, creando il panico tra gli utenti e mettendo seriamente a rischio il bilancio di parecchie famiglie.
Ovviamente il presidente del Consiglio ha spiegato nei dettagli le ragioni che hanno spinto l’esecutivo a cancellare il taglio delle accise: “Quando abbiamo approvato la legge di Bilancio, l’applicazione del taglio delle accise avrebbe portato il costo della benzina a un prezzo inferiore al momento della pandemia, ovvero al minimo storico. Ovvio che non ci sarebbe dispiaciuto, però noi siamo dell’idea di fare un taglio strutturale delle accise“.
Prezzo carburanti l’allarme del Codacons: “Aumenti indiscriminati in tutta Italia”
“E per fare un taglio strutturale – ha precisato – serve fare bene i calcoli. Il taglio delle accise del governo Draghi, quello dei 30 centesimi, costa un miliardo al mese, che per 12 mesi fa 12 miliardi. Non si poteva fare con questa legge di Bilancio. O meglio, si poteva fare, ma avremmo dovuto togliere delle risorse al ‘caro bollette’. Noi abbiamo preferito un intervento sul ‘caro bollette”.
Ma resta il fatto che ora fare il pieno di benzina e diesel è diventato ancora una volta proibitivo, come denunciato poche ore fa dal Codacons che nell’analizzare i prezzi comunicati oggi dai gestori, registra listini record in alcune zone d’Italia.
“In base agli ultimi dati disponibili, sull’isola di Vulcano il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro in modalità servito, 2,239 euro/litro la benzina – denuncia il Codacons – A La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. A Ischia un litro di verde costa oggi 2,054 euro, il diesel vola a 2,104 euro”.
Dal Codacons proseguono: “I prezzi in autostrada sono a dir poco proibitivi dove in modalità servito la benzina arriva a costare 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano e il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro). Sulla Autostrada A4 Brescia-Padova la benzina viaggia a 2,384 euro/litro, il diesel 2,449 euro/litro”, si legge nel monitoraggio dell’associazione dei consumatori.
Dal ministero dell’Economia trapela l’indiscrezione che l’ipotesi di un nuovo taglio delle accise potrebbe essere preso in considerazione nelle prossime settimane. Non a brevissimo, ma un provvedimento ad hoc con le dovute coperture economiche non è affatto da escludere a priori. E alla luce dello scenario attuale, si direbbe quasi indispensabile.