Futuro Ibrahimovic, arriva l’annuncio che cambia tutto: tifosi senza parole: Per la prima volta il campione svedese chiarisce i suoi progetti
Tutti aspettano il 4 gennaio 2023, quando finalmente l’attesa per la Serie A sarà finita e comincerà una lunga volata che porterà alla seconda parte della stagione. Ci sono ancora tre italiane in lotta per la Champions League e ci sono ancora lorto a lottarsi lo scudetto. Compreso il Milan che aspetta Zlatan Ibrahimovic.
I problemi fisici dell’attaccante svedese che lo hanno tenuto fuori nell’ultima parte della passata stagione, anche se non gli hanno impedito di festeggiare lo scudetto, finora lo hanno limitato. Ma se lui ha rinnovato fino a giugno 2023 con i rossoneri è perché la fiducia è reciproca ma soprattutto conta di rientrare.
Una data precisa ancora non c’è, ma le ultime immagini postate da Ibra, con i suoi allenamenti natalizi facendo kickboxing, fanno ben sperare i tifosi. Ancora di più dopo l’ultima intervista che ha rilasciato, perché finalmente è arrivato l’annuncio più importante sul suo futuro.
Futuro Ibrahimovic, arriva l’annuncio: quelle parole non passano inosservate
Per buona parte del suo percorso da professionista Zlatan Ibrahimovic ha vestito maglie di club italiani. La Juventus all’inizio che lo ha lanciato ad altissimi livelli, poi l’Inter e infine il Milan per due volte. E lui, nell’inedita intervista con Alberto Angela inserita in uno speciale su Milano trasmesso in serata su Rai 1, lo ha riconosciuto.
“In effetti giocare a San Siro mi fa un grande effetto. Qui per 8-9 anni ho fatto crescere la mia carriera, ho avuto la fortuna di vincere trofei importanti, giocare con grandi campioni, lavorare con grandi allenatori e ho conosciuto la città”. E qui arriva l’annuncio: “Per me è come una seconda casa. Ho passato tanti anni qua, ho conosciuto gente che mi fa sentire a casa, sto molto bene. Non è un segreto che potrei rimanere qui dopo la fine della mia carriera”
Poi ha spiegato quello che prova quando segna, non importa se è nel suo stadio di casa oppure in trasferta. Dopo la rete cerca sempre un punto di riferimento in tribuna oppure in curva: un bambino, un tifoso, si fissa su di lui e fa uscire tutta la sua emozione. Un modo per abbracciarli tutti, perché con gli 80mila di San Siro sarebbe complicato.
Con gli anni è anche diventato un punto di riferimento in campo. Per i suoi compagni e questo è il motivo per cui il Milan gli ha rinnovato il contratto ancora per un anno, ma anche per i giovani che giocano a calcio. Qualche consiglio darebbe ad un ragazzino o una ragazzina agli inizi? “Fai quello che ti rende felice. Non devi fare le cose per altre persone, solo per te stesso, credi in te stesso. Questo ti farà andare avanti a lungo”.
Ibra nella bufera, la stampa e i tifosi serbi non glie l’hanno perdonata: le dure accuse al campione
Se in Italia, soprattutto sulla sponda rossonera di Milano, tutti aspettano il suo ritorno c’è invece chi negli ultimi giorni e anche subito prima di Pasqua lo ha sommerso di insulti. Alla stampa serba e ai tifosi non è andata già la sua assenza e il suo silenzio assoluto dopo la morte di Sinisa Mihajlovic che lui considerava un amico vero.
Due anni fa, quando era stato ospite al Festival di Sanremo, lo aveva detto chiaramente parlando della lotto di Miha contro la leucemia: “Un gladiatore e un mio amico, sa che cosa è il coraggio ed è stato forte in campo, quasi quanto Zlatan. Quando ho sentito la notizia di Sinisa, non ho avuto la forza di chiamarlo. Ho lasciato passare qualche giorno. Gli ho telefonato, ma non ho saputo dargli forza, energia. È stato lui che ne ha data a me”.
Si erano conosciuti all’Inter, quando l’allenatore era il vice di Roberto Mancini, e da allora non si erano persi. Eppure Ibra ha preferito restare a Lusail per vedere la finale dei Mondiali di calcio, non è andato ai suoi funerali e non ha nemmeno parlato pubblicamente della sua morte. Una caduta di stile o forse solo riservatezza.