Valentino Rossi, pazzesco retroscena: la trattativa segreta che sconvolge i tifosi. L’ex pluricampione del mondo fu al centro di un intrigo di mercato
Nove volte campione del mondo di cui sette nella classe regina del motomondiale, 115 Gran Premi conquistati, Valentino Rossi ha segnato la storia della velocità sulle due ruote. E’ stato soprattutto grazie a lui che il mondiale di MotoGP, da evento di nicchia seguito da un manipolo di esperti, si è trasformato in un happening collettivo capace di coinvolgere ed appassionare milioni di persone.
In una carriera durata poco più di un quarto di secolo e costellata da ben 9 titoli mondiali, di cui sette in MotoGP, l’ex fuoriclasse di Tavullia ha avuto modo di correre in sella alle moto più veloci e competitive del lotto. Valentino Rossi ha inizialmente fatto le fortune dell’Aprilia in sella alla quale ha vinto un titolo nella classe 125 e uno in 250.
I primi trionfi nella classe regina per il fuoriclasse di Tavullia arrivano alla guida della Honda con cui si fregia di tre titoli iridati. Nel 2004 un’altra svolta chiave nella carriera di Valentino Rossi si concretizza con il passaggio alla Yamaha: per sette stagioni consecutive il Dottore difende i colori del team di Iwata con cui si aggiudica quattro titoli mondiali.
Valentino Rossi, la trattativa segreta che nessuno conosce
Il sodalizio con la Yamaha si interruppe, solo momentaneamente, nell’estate del 2010 quando andò in porto una clamorosa trattativa tra Rossi e la Ducati. Fu il tentativo della scuderia di Borgo Panigale di creare un super binomio tutto italiano: un progetto ambizioso che non diede però i risultati sperati. Tanto che Valentino Rossi dopo soli due anni fece ritorno in Yamaha.
Il campione di Tavullia è rimasto altri nove anni all’interno del team di Iwata che lo ha accompagnato fino al 2021, l’anno in cui Rossi ha deciso di appendere il casco al chiodo. Aprilia, Honda, Yamaha, Ducati: nei suoi 26 anni di carriera Valentino Rossi ha corso per le quattro case più rinomate e competitive. Facendo due conti l’unico team per il quale Rossi non ha mai corso è la Suzuki.
Eppure c’è stato un momento in cui il matrimonio tra la casa motoristica di Hamamatsu e il campione romagnolo ha avuto più di qualche chance di andare in porto. A svelare il clamoroso retroscena è Davide Brivio ex team manager Suzuki e ora Director of Racing Expansion Projects in Alpine. Il dirigente brianzolo ha ricordato quando Rossi cercava una scappatoia dalla Ducati.
Al tempo stesso la Suzuki stava programmando il rientro in MotoGP dopo l’addio del 2011: “Nel paddock si sapeva che avrebbe voluto fermarsi già a fine 2010, quindi nel 2011 aveva corso solo per onorare il contratto con la Dorna. Sul comunicato ufficiale in cui veniva annunciato il ritiro c’era scritto “Ritorneremo”, per cui si sapeva anche che la storia non si sarebbe conclusa lì”.
“All’inizio del 2012 mi contattò Shinichi Sahara (il responsabile tecnico) chiedendomi se Rossi volesse unirsi al nuovo progetto tecnico della Suzuki in vista del 2014. Ne parlai a Valentino e lui mi disse che aveva bisogno di una moto per il 2013, non per il 2014. Quindi non poteva aspettare la Suzuki. Shinichi ne prese atto, e per un po’ non ci siamo sentiti”.