Ferrari, arriva una svolta inaspettata: sarà tutto stravolto!

Ferrari, arriva una svolta inaspettata: sarà tutto stravolto! Quanto successo in Messico non si dovrà più ripetere in futuro

Le prestazioni della F1-75 nell’ultimo Gran Premio sono state di gran lunga al di sotto delle aspettative. In vista del week end in Brasile Mattia Binotto è sicuro di una pronta ripresa.

Ferrari Messico
La Ferrari in pista in Messico (AnsaFoto)

L’ultimo week end trascorso dalla Ferrari è stato vicino ad un incubo. Proprio prima di Halloween è andato in scena un Gran Premio dell’orrore in quel di Città del Messico. Sainz e Leclerc hanno portato a casa un quinto e sesto posto, mantenendo quasi inalterate le posizioni della qualifica (Leclerc era settimo dietro a Bottas). Che non potesse essere una gara d’assalto lo si era capito già alla vigilia.

Sapevamo in anticipo che avremmo dovuto compromettere la macchina in Messico“, diceva Carlos Sainz dopo la sessione di sabato. Il distacco da Red Bull e Mercedes è apparso sempre piuttosto netto. Chiudere la gara un minuto alle spalle del vincitore è roba che riporta alla mente le stagioni 2020 e 2021. A quanto pare, dunque, a Maranello si attendevano di non essere all’altezza dei competitor. L’altitudine messicana ha pesato sulla resa del motore della F1-75.

Ferrari, arriva una svolta inaspettata: in Brasile cambia tutto

Charles Leclerc
Charles Leclerc (AnsaFoto)

Da un lato c’è stata una difficoltà nostra della power unit per il nostro dimensionamento del turbo, che a quell’altitudine con quell’aria rarefatta ci ha penalizzato più degli avversari, quantomeno per il tipo di mappature che utilizzavamo e quant’altro“. Mattia Binotto è piuttosto chiaro nello spiegare le difficoltà incontrate.

La paura dei tifosi è che anche ad Interlagos si possa rivivere una situazione del genere. Secondo il team principal italo-svizzero, però, le condizioni saranno piuttosto diverse.

Pensando al Brasile è come in Austria, dove non credo che fossimo in difficoltà. Almeno per quanto riguarda la power unit non mi attendo problemi, ma questo non vuol dire che il problema in Messico fosse solo del motore. Sul circuito messicano la potenza della Power Unit conta meno che altrove. Non è come Monza o Spa, anche se c’è un rettilineo lungo la prestazione del motore influisce sul giro, ma meno. La power unit è solo parte della spiegazione, forse quella minore, c’è tanto altro che dobbiamo analizzare per capire cosa in questa gara non ha funzionato“. Vedremo se in queste ultime due gare la Ferrari riuscirà a difendere il secondo posto nel campionato costruttori, con la Mercedes che ora si trova a 40 lunghezze di distanza.

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