La brutta battuta d’arresto in campionato contro il Torino non sembra rallentare la programmazione del Milan e di Pioli con un’altra notizia importante
É stato un lunedì di lavoro per Stefano Pioli e per il Milan. Da una parte l’esigenza di fare chiarezza sulla battuta d’arresto subita in casa del Torino.
Dall’altra quella di programmare la fondamentale partita di Champions League in programma mercoledì alle 21 a San Siro contro il Salisburgo.
Milan e Pioli, si pianifica il futuro
Al Milan contro gli austriaci serve almeno un punto per conquistare la certezza del secondo posto che porta agli ottavi di finale di Champions League. Un obiettivo non così scontato per la squadra campione d’Italia che solo lo scorso anno si era riaffacciata alla massima competizione europea dopo una lunga assenza durata anni.
Pronto il rinnovo
Ma nella giornata di lavoro di Stefano Pioli c’è stato spazio anche per una riunione a Casa Milan, la nuova sede della società rossonera. Oggetto della discussione il rinnovo del suo contratto. Pioli, sulla panchina del Milan dal 2019 quando aveva sostituito a stagione ormai iniziata Giampaolo, non solo non è in discussione. Ma di fronte a non poche sirene che arrivano da atri club europei, sarebbe proprio il club a spingere per un rinnovo da ufficializzare quanto prima possibile.
Dunque così come è accaduto lo scorso anno, quando il Milan era ancora in corsa per il titolo e lo scudetto era tutt’altro che certo, il contratto di Pioli sarà rinnovato. L’annuncio è atteso nelle prossime ore. Forse già immediatamente dopo la partita con il Salisburgo, nella speranza che questa porti buone notizie e nuovi soldi nelle casse rossonere con gli introiti della seconda fase della competizione.
Pioli, il cui primo contratto è già stato rinnovato due volte ed è valido, a oggi, fino al giugno 2023, rinnoverebbe per altre due stagioni, fino al giugno del 2025. Pronto per il tecnico un ritocco del 15% sull’ingaggio. Pioli, sabato scorso aveva dichiarato che non c’erano discussioni: “Si tratta solo di rinnovarsi reciprocamente fiducia e promesse…” aveva detto il tecnico.