Sinner o Berrettini? Adriano Panatta non ha dubbi, la sua scelta è chiara: il futuro del tennis italiano è comunque garantito
L’ultima epoca d’oro del tennis italiano al maschile è stata quella nella seconda metà degli anni ’70, con la storica Coppa Davis e la vittoria di Adriano Panatta al Roland Garros. Oggi si respira un’aria simile perché gli azzurri stanno tornando in massa anche se non hanno ancora vinto uno Slam.
Ma è innegabile che rispetto a qualche anni fa, quando facevamo fatica a piazzare stabilmente giocatori nei primi 50 al mondo, adesso tiri un’aria diversa. Abbiamo tre giocatori italiani nella top 25, anche se nessuno di loro andrà alle Nitto ATP Finals di Torino, e 5 tra i primi 100.
E allora chi meglio dello stesso Panatta per commentare il momento d’oro delle racchette azzurre di una federazione che sta raccogliendo i frutti? Il campione romano è stato intervistato dall’inserto sportivo de Il Giorno – Il Resto del Carlino e come al solito non ha fatto prigionieri perché lui un’idea chiara in testa se l’è fatta.
Sinner o Berrettini? Adriano Panatta non ha dubbi: oggi l’Italia è messa bene
Chi sceglierebbe lui tra Sinner e Berrettini? La risposta può spiazzare ma è anche molto ben motivata. “Musetti è il più estroso di questo grande gruppo azzurro, non c’è dubbio. Quello con più soluzioni in campo, anche più di Berrettini e Sinner. Ed è anche molto giovane, può maturare dal punto di vista tecnico”.
Allargando il discorso più in generale, non esiste un motivo preciso per spiegare questa esplosione di talenti tutti insieme anche se per il movimento è un bene. Secondo Panatta è la conferma che lo sport è fatto di cicli e la dimostrazione l’abbiamo avuta qualche anno fa quando le nostre donne come Schiavone, Pennetta, ma anche Vinci ed Errani hanno ottenuto grandi risultati. “Questi ragazzi sono sulla buona strada. Certamente serve anche fortuna, la capacità di esserci al momento giusto”.
L’avversario da battere è e sarà anche in futuro Carlos Alcaraz che però non lo entusiasma: “Non mi trasmette quasi nulla a livello tennistico, ma ha due doti indiscutibili: è estremamente forte e continuo. Può vincere tanti Slam”.