Sconfitto da Musetti nella finale del torneo ATP 250 di Napoli, Matteo Berrettini comunica un’altra brutta notizia ai suoi tifosi
Prevale il buon senso. La fatica con la quale Matteo Berrettini ha portato a termine il torneo di Napoli era evidente.
Il tutto in un calendario fittissimo che prelude alle ATP Finals di Torino ma anche alla fase finale di Coppa Davis.
Matteo Berrettini, un anno sofferto
Acciacchi e fatica a parte tutti, ma davvero tutti, hanno apprezzato il coraggio e la determinazione del tennista romano. Che è riuscito ad avere ragione di fastidiosissime vesciche al piede pur di raggiungere la finale. Anche se non è riuscito ad alzare il trofeo, andato al suo buon amico Lorenzo Musetti.
No a Vienna, forse a Parigi
Ora però si tratta di mettere a fuoco gli obiettivi. E Berrettini ha preso una decisione dell’ultima ora molto difficile: ma condivisibile. Saltare l’appuntamento di Vienna dove era già inserito in tabellone: domani avrebbe dovuto affrontare il britannico David Evans, numero #26 del ranking mondiale. Un banco di prova ostico.
Berrettini aveva deciso di non ritirarsi da Napoli e di giocare la finale contro il parere dei suoi stessi medici e fisioterapisti. Ora però deve fermarsi: “Mi spiace, devo ascoltare le valutazioni e quello che il mio corpo mi dice. Non sono in grado di giocare a Vienna. Farò di tutto per esserci a Parigi”.
Vienna valeva 500 punti. Parigi Bercy ne pesa 1000. Ma le possibilità aritmetiche che Berrettini raggiunga le ATP Finals di Torino sono davvero al lumicino. Un’ulteriore tegola per un giocatore che ha vissuto un 2022 davvero travagliato tra infortunio agli addominali, Covid e l’operazione alla mano destra che a marzo lo ha fermato per oltre due mesi. Indipendentemente dalle Finals di Torino i tifosi sperano che Berrettini possa essere al top in vista della fase finale di Coppa Davis in programma a Malaga dal 22 novembre.
